Fondazione Arena – Salemi : “Film già visto. Ora subito intervento della Regione Veneto per un tavolo straordinario sulle due Fondazioni a confronto”

Pubblicato da il 17 Aprile 2018 0 Commenti

“Sembra si sia riavvolta la bobina di un film già visto: esattamente un anno fa il grido di dolore del personale di Fondazione e la trepidazione della città su una crisi senza precedenti e sull’incerto destino dell’ex Ente lirico. Allora si consumava lo sforzo dell’entrata della legge Bray, per salvare dal baratro le sorti di Fondazione Arena determinate da scelte improvvide, con un management irresponsabile che aveva alimentato dubbi e denunce pubbliche su molte opacità di gestione. Oggi torna a galla da parte dei lavoratori il tema della scarsa trasparenza e di un futuro di cui non si vede la prospettiva. Che fine hanno fatto, dunque, le rassicurazioni date dall’amministrazione Sboarina con il cambio di governance? Cosa ha determinato di veramente innovativo la nomina della sovrintendente Gasdia se quanto denunciato da tutte le sigle sindacali sembra la copia conforme della situazione di un anno fa? Ancora una volta attendiamo una parola chiara sul rilancio strategico della Fondazione, cioè sul futuro e sulla sua proposta alla città, in un momento in cui, tra l’altro, proprio la città, attraverso l’impegno economico di privati e categorie, sta dimostrando apertura di credito verso l’Istituzione veronese”. Così interviene la vice-capogruppo del Pd Orietta Salemi dopo il nuovo stato di agitazione aperto su Fondazione Arena.

“Ora non è più il tempo delle dichiarazioni – continua Salemi – e di facili trionfalismi, serve uno scatto di idee e di orgoglio per superare lo stallo in cui ancora gravita la Fondazione. Solo un’occhiata al sito internet, ancora privo del cast artistico delle opere che debutteranno a breve, ci dice che tutto è ancora da rifare, insomma un cantiere in perenne allestimento. La Fenice, nel frattempo ha già pubblicato il nome del direttore che dirigerà il concerto di capodanno di dicembre/gennaio prossimi. Una cosa naturale in ogni Teatro che funzioni. Vogliamo guardare con coraggio, dunque, alla realtà? Presidente e sovrintendente diano conto concretamente delle iniziative in corso, dell’organizzazione della nuova governance con la pianta organica degli incarichi della direzione artistica, responsabile del rilancio strategico dell’Ente. La Regione, ente che compartecipa  e che ha nominato poco meno di un anno fa un componente nel consiglio di Fondazione Arena, prenda in mano la situazione e si assuma le responsabilità del controllo dell’esito proficuo del propri fondi investiti, convocando prima possibile un tavolo strategico straordinario con le due Istituzioni venete: il patrimonio e l’offerta artistica di Arena e Fenice devono essere valorizzati  e tutelati, superando il confine amministrativo delle  due città di riferimento”.

“Il futuro di Fondazione Arena passa anche dall’impegno della Regione come parte attiva di ente sovraordinato che garantisce il corretto controllo delle attività e assicura le condizioni perché Arena e Fenice continuino a beneficiare dell’importante contributo statale, pena la loro sopravvivenza come Istituzioni di interesse nazionale: sarebbe un insostenibile secondo smacco per il Veneto, oltre che per Verona perdere questo primato, dopo il declassamento del Teatro Stabile: la Giunta Zaia – conclude Salemi – non aspetti, anche questa volta, che i classici buoi siano usciti dalla stalla per fare le sue inutili rimostranze. Piuttosto, intervenga con tempestività e visione, sollecitando la nuova governance a dare segnali in controtendenza rispetto a quelli di un anno fa. Diversamente ogni sforzo profuso da parte di chi ha sacrificato tempo, professionalità, denaro, ha, ancora una volta, il sapore di un sacrificio inutile”.