Verona in preda di criminali? Ci dicano se è così…
Di fronte agli ultimi fatti di cronaca, per evitare che qualcuno dipinga Verona come il Far West, chiediamo ai responsabili della sicurezza di sapere e capire se il dispositivo in atto è adeguato alle esigenze di sicurezza dei veronesi.
In questi anni al governo del Paese abbiamo investito sette miliardi di euro in sicurezza a fronte dei 3,5 miliardi di tagli che abbiamo ereditato dal triennio di governo del centrodestra (2008/2011).
Abbiamo eliminato il tetto salariale, rinnovato il contratto bloccato da nove anni, abbiamo riordinato le carriere ferme da 15 anni, pagato gli straordinari arretrati, aumentato le indennità accessorie e deciso assunzioni straordinarie extra turn over (circa 7.700 da compiersi tra il 2018 e il 2022) per tutte le Forze di Polizia.
Nessun episodio criminoso, pur deplorevole e da reprimere senza sconti, può cancellare lo sforzo a favore delle Forze di polizia e, quindi, per la sicurezza.
L’intervento di sette pattuglie nell’immediatezza dell’aggressione fisica ad una signora bresciana ne è la prova. Ne sono la prova anche i lusinghieri risultati ottenuti: nel 2017 sono state controllate 527.353 persone a fronte delle 417.869 del 2016. Mentre i veicoli sono passati da 65.008 a 104.019. Due indicatori chiari di quanta sia la presenza delle forze dell’ordine sul territorio per la prevenzione. Sono stati 27.918 i reati complessivi commessi, mentre nel 2017 anno erano stati 33.000. I furti sono scesi da 19.082 a 15.404. E pure le rapine: 287 a fronte di 323.
Questi dati confermano il nostro stupore di fronte alla rappresentazione di una realtà in preda ai criminali.
Bene la riunione del Comitato Provinciale Sicurezza ma è altrettanto un bene, per comprendere la differenza tra propaganda e verità, che si confermasse che la realtà veronese non è la Gotham city che viene dipinta ad arte per alimentare le paure di tanti che hanno sempre vissuto serenamente la propria quotidianità, i più deboli in testa a tutti.
Partito Democratico Verona