Giulietta battuta all’asta: spostare la discussione dai soldi alle idee
In mancanza di un chiaro indirizzo politico-amministrativo tutto il dibattito sulla Casa e il Cortile di Giulietta continua a ruotare attorno alla quadratura economica dei project financing privati in una sorta di asta pubblica per accaparrarsi il mito di Giulietta.
Questo approccio ha il pregio di risolvere, probabilmente, il problema del caos degli ingressi da Via Cappello ma ha il grosso difetto di aprire almeno altri due altri ordini di problemi: 1) il mantenimento del sito nella rete civica dei musei cittadini; 2) il reale valore del mito di Giulietta.
Siamo sicuri, ad esempio, che il milione che Mox è disposta a riconoscere al Comune ripaghi dell’“avviamento promozionale” ormai ottantennale della Casa e del Cortile, considerato che il Comune già guadagna dalla Casa circa 600 mila euro all’anno? A fare l’affare sarebbero i comproprietari, che senza fatica porterebbero a casa quasi 400.000 euro di virtuali mancati incassi e realissimi interessi di bottega.
La verità è che da decenni, colpevolmente, il Comune non investe nello sviluppo del sito e che pertanto abbiamo un disperato bisogno degli spazi e delle competenze dei privati, senza le quali ad esempio, non avremmo mai potuto valutare un progetto di museo multimediale dedicato a Giulietta come quello elaborato da Mox o una progettualità shakespeariana specifica come quella proposta dal Teatro Nuovo. Tali competenze devono tuttavia essere finalizzate ad un interesse pubblico che non può non prevedere il mantenimento del sito all’interno della rete civica dei musei cittadini e un giusto equilibrio con i comproprietari.
La proposta che domani formulerò in commissione è che sia il Comune ad elaborare una propria proposta partendo dalla Casa, che è di sua proprietà, e che si valuti su questa base il positivo contributo che i privati possono fornire. Invertendo la prospettiva potremmo persino accorgerci che le due ipotesi di nuovo ingresso dal Nuovo e da Palazzo Armani non sono alternative ma complementari!
Elisa La Paglia, consigliere comunale Pd