Cyberbullismo – Salemi: “I previsti 200.000 euro a bilancio coprono parzialmente il problema. Serve piano organico sul bullismo”

Pubblicato da il 10 Novembre 2017 0 Commenti

“I 200 mila euro per il cyberbullismo previsti nel collegato 2018 sono un primo passo, ma continuo a pensare che vada allargato il campo d’intervento, rendendo anche strutturale il fondo. C’è una proposta di legge regionale che aspetta da mesi e che può segnare un nuovo approccio, organico e strutturato, per la lotta al bullismo e per essere al fianco dei nostri giovani, delle famiglie e dei tanti, a partire dalle scuole, che ogni giorno operano sul campo”. La Consigliera regionale del Pd Orietta Salemi, da tempo impegnata nella lotta al bullismo e prima firmataria di una proposta di legge regionale sul tema, rilancia il suo appello all’impegno della Regione Veneto, anche a seguito della presentazione della nuovo app You-Pol su bullismo e droga.

“È apprezzabile il lavoro capillare e instancabile che il Ministro Minniti sta portando avanti sulla sicurezza, sia per quanto riguarda i grandi temi che il disagio sociale. L’introduzione dell’app You-Pol sul tema del bullismo e della droga è un modo ‘friendly’ per contrastare i fenomeni dilaganti legati al bullismo. Col telefono spesso si riprendono prepotenze e violenze, col telefono da oggi si possono denunciare  e stigmatizzare. A fianco dell’impegno da parte dello Stato deve esserci l’impegno complementare della Regione Veneto. Nel collegato al bilancio per il 2018 la Regione prevede 200 mila euro sul tema del cyberbullismo, che, però, è una parte soltanto del macrofenomeno del bullismo: per cui servono delle risorse strutturali, magari garantite da una norma quadro. Solo in questo modo si può arginare la diffusione del malessere sempre  più dilagante. Le linee guida di quanto previsto nel PDL sul bullismo,  fermo dopo il passaggio in commissione e mai arrivato in Consiglio Regionale, possono costituire un approccio organico che rende la Regione protagonista al fianco di tante realtà che sono a contatto con i giovani e lavorano per prevenire e aiutare chi è vittima del bullismo, subìto, ma anche agito”.