Ennesimo incendio doloso. Speriamo non ci scappi il morto.

Pubblicato da il 29 Agosto 2017 0 Commenti

 

Un violento rogo doloso, divampato in una ditta di spedizioni Costermano, ha distrutto otto camion. Un danno enorme che potrebbe condizionare le normali attività di un’azienda conosciuta e stimata.
L’ennesimo (ahinoi) incendio a mezzi di aziende del settore trasporti/logistica testimonia la capacità della criminalità organizzata di agire sul nostro territorio.

Colpisce come la criminalità organizzata conosca perfettamente questo segmento economico ed il territorio veronese, come sappia individuare coloro che sono ritenuti possibili concorrenti e l’assoluta capacità (e facilità) di colpire con il classico degli strumenti intimidatori: l’incendio.

Questo ultimo attacco incendiario ha le medesime caratteristiche, e forse gli stessi esecutori e mandanti, di tutti gli altri.

Ormai troppi!

Questa elevata capacità inquieta e ci rende vulnerabili, ovvero quasi impotenti di fronte all’avanzata di una minaccia che è destinata, se non reagiamo, a conquistare l’economia legale.

Piena fiducia negli Organi inquirenti, ma a loro dico che abbiamo bisogno di risposte immediate. Non possiamo tornare su questi argomenti ad ogni incendio, come se fosse il primo.

Più volte ho chiesto che a Verona venisse destinato un magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia e che qui venisse creato un pool apposito di inquirenti specializzati nel contrasto alle mafie.

A che punto siamo?

Negli ultimi due anni qui a Verona contiamo circa 25 fatti gravi tra incendi ad aziende, interdittive antimafia ed operazioni di Polizia Giudiziaria di livello nazionale contro la criminalità organizzata. Verona è stata più volte sede e rifugio di soggetti e aziende ritenute colluse con la malavita organizzata e, per questo, o arrestati o interdette.

Credo che non si ci siano più alibi per chi deve decidere il da farsi.

Soprassiedo, ormai, sul costante silenzio della politica e delle istituzioni veronesi. Non perché sia stufo o rassegnato, anzi, ma perché ho capito che questo enorme pericolo che stiamo correndo è derubricato come fatto normale.

Non è così. Di questo passo, ci scapperà anche il morto ed allora si capirà che la nostra sicurezza è seriamente compromessa e speriamo non sia troppo tardi.