Radicalizzati Islam: Tutelare la sicurezza degli agenti penitenziari

Pubblicato da il 20 Luglio 2017 0 Commenti

 

Il grave episodio avvenuto nel carcere di Montorio, nel quale un detenuto voleva uccidere gli agenti penitenziari con una lama costruita in carcere in maniera rudimentale, inneggiando Allah, ripropone il tema della sicurezza dei poliziotti penitenziari e la tenuta dell’istituto penitenziario rispetto a questo tipo di detenuti radicalizzati e integralisti.

Una situazione inaccettabile che mette in pericolo, ancora una volta, gli agenti della politica penitenziaria che espletano il loro dovere.

La vicenda dimostra che il carcere di Montorio non è la sede per detenuti simili e, pertanto, ritengo opportuno che l’interessato sia trasferito in un carcere idoneo ad affrontare detenuti radicalizzati all’Islam in maniera tale da tentare di uccidere in nome della propria religione.

Esprimo la piena solidarietà agli agenti nella consapevolezza che solo l’allontanamento da Verona di quel detenuto potrà consentire quella tranquillità necessaria per svolgere il proprio servizio.

Vincenzo D’Arienzo, deputato Pd