D’Arienzo: Verona non perda un’altra occasione.

Pubblicato da il 21 Giugno 2017 0 Commenti
Il bando dell’Ente Autonomo Magazzini Generali per vendere le quote della partecipata “Immobiliare Magazzini s.r.l.” è andato deserto.
Verona non perda l’occasione per correggere l’errore fatto e che, per fortuna, non ha avuto conseguenze.
Con la cessione di quell’area si rischiava l’insediamento di soggetti concorrenti del Quadrante Europa e delle ferrovie italiane.
Il complesso logistico si compone di 385mila mq, è dotato di 58mila mq di magazzini vari e di 65mila metri cubi di depositi frigoriferi, collegati a un terminal ferroviario con 11 binari per la gestione vagoni, casse mobili, semirimorchi e container.
L’Ente Autonomo Magazzini Generali è stato fondato nel 1924 – la proprietà è ripartita in maniera eguale tra Comune, Provincia e Camera di Commercio – per l’esercizio di magazzini generali e di concessioni relative al movimento di carico e scarico e trasporto merci con qualsiasi mezzo. L’Ente è in stato di liquidazione dal 1996.
Negli anni sono cambiate tante cose. La gestione delle attività della piattaforma logistica, che si trova all’interno del Quadrante Europa, è passata in mano al gruppo svizzero Hangartner (acquisita dal gruppo Deutsche Bahn), specializzato nella logistica, che ha preso in locazione gli immobili e i terreni di proprietà. Quindi, l’Ente Autonomo ormai aveva solo compiti di affittuario immobiliare.
Adesso la palla torna ai tre soci Comune, Provincia e Camera di Commercio. Restano le onerose implicazioni fiscali derivanti da un’eventuale chiusura della liquidazione, ma non si può risolvere pensando solo ed esclusivamente alla vendita.
Credo sia doveroso valutare il conferimento del compendio societario e immobiliare della “Immobiliare Magazzini srl” al Consorzio Zai, peraltro partecipato dagli stessi soci.
Già alcuni anni fa i soci avevano anche approvato proposte di delibera di conferimento delle proprie quote dell’Ente autonomo in liquidazione al Consorzio Zai, potenziandone così la dotazione patrimoniale con la proprietà immobiliare dell’Ente autonomo.
Cosa è cambiato?
E’ nei fatti l’unica scelta che fa gli interessi di Verona.
Visto che le ferrovie italiane investiranno 40 milioni di euro sul Quadrante Europa per potenziare il traffico su rotaia, Verona non può consentire l’ingresso di un potenziale concorrente, sganciato dalle scelte di indirizzo dei soci pubblici veronesi del Consorzio ZAI.
La scelta del Consorzio ZAI non è una soluzione protezionistica. Il fatto è che Comune, Provincia e Camera di Commercio hanno la possibilità di lasciare in mano veronesi il patrimonio di Verona e favorire uno scenario che potrà essere regolato dai veronesi.