Fondazione Arena: i sacrifici richiesti siano produttivi.

Pubblicato da il 16 Giugno 2016 0 Commenti

“In attesa di conoscere l’esito del referendum che ormai tutti si augurano essere positivo, considerata la posta in gioco e la convergenza di tutte le principali sigle sindacali sulla bozza di accordo sottoscritta, possiamo dire che i lavoratori della Fondazione Arena propongono di assumersi sacrifici che vanno persino oltre le responsabilità a loro imputabili in questa crisi. Il caldo auspicio che dunque rivolgiamo al commissario è che, una volta scongiurato il pericolo della liquidazione per la quale avevano invece apertamente lavorato il Sindaco e il precedente Sovrintendente, si passi finalmente a progettare un vero rilancio della Fondazione Arena e che si affrontino tutte le pieghe oscure del bilancio a partire dal museo Amo ad Arena Extra passando per la produttività del management”. Così il capogruppo Pd Michele Bertucco.
Aggiunge il consigliere Eugenio Bertolotti: “Sulla carta le condizioni di questo accordo possono apparire persino più dure del precedente, ciò che fa la differenza è la credibilità di chi sta gestendo ora la crisi che ha saputo dimostrare capacità di dialogo e confronto pur in presenza di una situazione societaria molto delicata. A fronte di una eredità comunque pesante, l’iniezione di fiducia deve però contenere anche gli anticorpi contro gli sprechi e la malagestione a cui abbiamo assistito fino ad oggi affinché i finanziamenti accessibili grazie alla Legge Bray vengano effettivamente dedicati al rilancio”.