Inquinamento: non ci si può affidare solo alla pioggia

Pubblicato da il 14 Marzo 2016 0 Commenti

Purtroppo i progressi della scienza e della tecnologia nella riduzione delle emissioni inquinanti delle macchine negli ultimi decenni non sono andati di pari passo con i progressi della politica e della pianificazione urbanistica per cui si è registrata, anzi, una polarizzazione tra i Paesi nordeuropei che hanno fortemente innovato il loro modello di mobilità urbana favorendo gli spostamenti su mezzi sostenibili (bici e trasporto pubblico) e altri Paesi come l’Italia dove, in una città ricca e all’avanguardia come Verona, l’amministrazione comunale spera ancora nella pioggia per disperdere le concentrazioni di inquinanti.

Assolutamente deludente è stato il decalogo antismog ultimamente diffuso dalla Regione Veneto, gonfio di buoni propositi a volte anche scontati e banali ma vuoto di impegni e investimenti concreti per cambiare il modello di mobilità veneto ancora troppo incentrato sull’uso del mezzo motorizzato privato.
In questo quadro Verona spicca per contraddittorietà della pianificazione urbanistica con una abnorme concentrazione di attrattori di traffico commerciali a Verona Sud e a Verona Est e l’incapacità di implementare il trasporto pubblico nel segno dell’efficienza e della convenienza per il cittadino.

Bene il bike sharing e il car sharing, che forse non a caso non erano nel programma del Sindaco, ma tutti sanno che un modello di mobilità sostenibile si concretizza con misure di riduzione del traffico privato non prima di aver predisposto alternative comode e convenienti.
Il guaio è che la mobilità non si cambia con gli annunci, occorre un piano, buoni esempi e la determinazione di perseguire l’obiettivo. La realtà è che da 8 anni attendiamo il Piano generale del traffico urbano (Pgtu). Sul piano della mobilità sostenibile (Pums) è stata approvata una mozione presentata dal PD, ma ad oggi il Pums  non e’ stato redatto.

A Palazzo Barbieri alte temperature e dispersione termica sono la normalità. Anche sotto questo punto di vista occorre dare il buon esempio con investimenti concreti per il risparmio energetico che usufruiscano degli sgravi contributivi ancora in essere.

Michele Bertucco e Stefano Vallani
consiglieri comunali PD