Filobus, restiamo ai fatti

Pubblicato da il 20 Gennaio 2016 0 Commenti

La firma per la consegna dei lavori del filobus darà certo soddisfazione personale al Sindaco che finora non può vantare nemmeno mezza opera realizzata, tuttavia non mette in sicurezza la città rispetto un intervento tanto impegnativo che viene affrontato con sconcertante pressapochismo. Più di quello che ci si dice, conta ciò che viene messo nero su bianco, e i fatti parlano di una richiesta di chiarimenti da parte del Ministero datata marzo 2015 in merito alla dotazione tecnologica del filobus a cui né Amt né il Comune sono mai stati in grado di rispondere. Tanto è vero che il consiglio di amministrazione di Amt ha fatto proprio il suggerimento, proveniente da parte PD, di mettersi al riparo da possibili contestazioni in merito alla mancata scelta del mezzo chiedendo all’Ati di farsi carico del rischio. Altro che gufi! Dovrebbero ringraziarci e fare quel bagno di umiltà che da troppo tempo gli manca! Un altro fatto, che riguarda la guida vincolata in centro, ci dice che non è mai stato chiesto il parere della Sovrintendenza. Insomma: si partirà (forse) tra qualche mese ma non è dato sapere se e quando si arriverà. Con la scelta di procedere per stralci è saltata anche l’unica certezza in merito alla tempistica. Come ieri ammesso dal Sindaco, la conta dei mille giorni partirà soltanto con la consegna dell’ultimo stralcio. Tosi ha promesso che si farà prestissimo ma è la stessa persona che esattamente un anno fa, il 31 gennaio 2015, presiedeva  alla cerimonia di posa della prima pietra del filobus. La fiducia, caro Sindaco, si guadagna.

Michele Bertucco, Elisa La Paglia e Damiano Fermo
consiglieri comunali Verona