I deputati veronesi del Partito Democratico interrogano il Ministro Alfano sui fatti di Castel D’Azzano

Pubblicato da il 19 Dicembre 2015 0 Commenti

“Sono avvenuti troppi episodi gravi e violenti di intimidazione” dichiara Vincenzo D’Arienzo, deputato PD e primo firmatario dell’interrogazione parlamentare sui fatti di Castel D’Azzano. “C’è un mix di fatti gravi, tutti avvenuti in un solo Comune: gli incendi sono il più chiaro atto di intimidazione e le frasi, oltre a deturpare il luogo, richiamano scenari inquietanti, offensivi verso le forze dell’ordine e minacciose nei confronti delle istituzioni. Questi atti criminali, che stanno creando un diffuso stato di disagio e di paura tra i residenti, richiamano ancora di più l’attenzione perché si tratta di comuni (Castel D’Azzano, Buttapietra, Mozzecane, Nogarole Rocca e Vigasio) per posizione geografica e dinamismo economico e imprenditoriale, possono attrarre appetiti illeciti. L’intervento dello Stato è doveroso non solo per difendere gli amministratori locali di fronte a questa grave minaccia, ma anche per testimoniare la forte volontà di impedire qualsiasi tipo di infiltrazione illegale nel territorio e nella sua economia legale. Peraltro – continua D’Arienzo – i fatti in questione si inseriscono in un quadro già allarmante per la provincia di Verona. Vari altri episodi sono emersi da varie indagini giudiziarie e diverse interdittive antimafia sono state emesse dal prefetto di Verona”.

“Poiché i fatti devono essere prontamente accertati in modo da fugare quanto prima possibile ogni dubbio e timore – dice D’Arienzo, insieme ai colleghi Dal Moro, Rotta e Zardini – abbiamo chiesto al Ministro di supportare le indagini in corso favorendo la collaborazione di unità specializzate in episodi di questa natura. Al Ministro abbiamo anche chiesto se non sia il caso pensare al potenziamento del territorio veronese con uomini e mezzi in modo da aumentare il dispositivo di contrasto alle infiltrazioni mafiose” concludono i deputati PD.