Interrogazione per la discarica Bergantino

Pubblicato da il 1 Ottobre 2014 0 Commenti
A breve sarà presentata in Commisione Ambiente un’ interrogazione contro la costruzione della discarica in località Bergantino da parte degli onorevoli del Partito Democratico Diego Zardini, Diego Crivellari e Marco Carra, provenienti dalle tre province interessate dalla suddetta opera.

Il progetto altamente impattante prevederebbe l’installazione di un sito per smaltimento di rifiuti non pericolosi contenenti amianto in matrice compatta e di un connesso impianto di inertizzazione di quelli contenenti amianto in matrice friabile. In totale vi sarebbe una superficie di 17,5 ettari per un totale di un milione di metri cubi di rifiuti che  provocherebbero una pressione ambientale nella zona, dove sono previsti sia il Piano d’area delle grandi valli veronesi che la progettualità legata alla valorizzazione del Po.

I deputati del PD fanno presente che “la discarica interesserebbe non solo l’area di Bergantino, ma anche altri comuni in prossimità: Melara e Castelnovo Bariano nel Polesine, Cerea e Legnano nel territorio veronese e Borgofranco sul Po e Carbonara di Po nella provincia di Mantova” e precisano che “in ossequio ad una legge regionale, la presentazione pubblica del progetto dovrebbe avvenire in ognuna delle province”.

L’interrogazione segue quanto hanno già espresso pubblicamente molti amministratori, cittadini e politici, inoltre segue una mozione presentata in Consiglio Regionale a Venezia dai consiglieri del PD che desidera impegnare la Regione a rigettare anch’essa il progetto e a sorvegliare sui flussi dei rifiuti a base di amianto che circolano o vengono smaltiti in Veneto.

Il tutto ricordando che, secondo i dati forniti dalla Commissione Antimafia e da Pietro Calogero, procuratore, gli appalti per lo smaltimento dei rifiuti sarebbero, assieme a quelli dell’edilizia, a più rischio di permeabilità criminale.

“Desiderando esprimere la più ferrea contrarietà alla realizzazione della discarica di Bergantino”, comunicano in una nota congiunta i tre onorevoli, “presenteremo un’interrogazione in commissione Ambiente affinché emerga la necessità di rigettare un progetto che stride con il territorio circostante e con i desideri della popolazione”.