Agsm: Ca’ del Bue e indebitamento, i nodi al pettine

Pubblicato da il 7 Agosto 2014 0 Commenti

Dopo la svalutazione della centrale di Salionze, l’indicazione fornita dai revisori dei conti Agsm al socio unico, il Comune di Verona, riportata nella delibera di giunta di approvazione del dividendo relativo all’ultimo bilancio di esercizio (clicca qui), è di cominciare a pensare anche alla svalutazione di Ca’ del Bue. Il vecchio impianto risulta iscritto tra le immobilizzazioni per un valore di circa 17 milioni di euro, al netto dell’ammortamento, mentre tra le passività risultano 8 milioni di incentivi utilizzati per la sua realizzazione. Sempre dalla lettura della delibera di giunta continua a destare preoccupazione l’indebitamento bancario che nell’ultimo esercizio è salito a 285 milioni di euro (3,6 milioni in più rispetto al precedente).

“Ecco dunque che i nodi vengono al pettine – commentano i consiglieri comunali PD Michele Bertucco e Fabio Segattini – dimostrando una volta di più che i facili entusiasmi suscitati dalle “convensciòn” organizzate dai vertici leghisti della società erano del tutto fuori luogo. La svalutazione del Ca’ del Bue rischia di dare una ulteriore mazzata alle casse di Agsm già piegate dai prelievi forzosi della Giunta Tosi, che negli ultimi 8 anni ammontano, lo ricordiamo, ammontano alla strabiliante cifra di 120 milioni di euro. Ma continuare a far finta di nulla non metterà a posto le cose, anzi, è un atteggiamento da incoscienti”.

“I quattro milioni erogati al Comune quest’anno – proseguono i consiglieri – superano l’incremento dell’esposizione bancaria, a conferma che l’amministrazione bada di più a coprire i i propri buchi di bilancio che alla salute delle sue aziende. Come Agsm molte altre aziende (ad esempio l’Agec) sono state utilizzate per nascondere i debiti del Comune, che ad oggi non si sa bene a quanto ammontano. Di qui la necessità di un bilancio consolidato che tenga conto di tutte le attività del Comune, comprese le partecipazioni societarie. La maggioranza continua a rinviarlo per non mostrare la reale situazione debitoria. Che cosa emergerebbe dai conti dell’Aeroporto, delle Autostrade, dell’Agec? Urge inoltre decidere che cosa fare di Ca’ del Bue e, alla luce del crescente indebitamento bancario, si evidenzia la necessità di valutazione complessiva sul futuro dell’Agsm, tenuto conto nuove funzioni di holding assegnate dal Comune. Certo è che qualcosa dovrà cambiare nella modalità di gestione e nei rapporti col Comune, avanti di questo passo l’azienda rischia il collasso”.

I consiglieri comunali PD
Michele Bertucco e Fabio Segattini