MusiQua, e la marchetta è servita

Pubblicato da il 6 Agosto 2014 0 Commenti

Anche quest’anno il Comune di Verona ha speso circa 100 mila euro per finanziare 10 serate del MusiQua (Musica Quartieri, vedere qui decisione di Giunta del 12 giugno), ma, a differenza delle precedenti edizioni, il solito repertorio di balletti, siparietti comici e intrattenimento da spiaggia quest’anno è stato “arricchito” da una gag che ha visto protagonista lo stesso Sindaco Tosi, che ai veronesi presenti in piazza ha voluto ricordare il fatto di essere stato recentemente eletto al Parlamento Europeo ma di avervi rinunciato per rimanere (bontà sua!) sindaco della città.

“Come abbiamo già avuto modo di sottolineare lo scorso anno – spiegano i consiglieri Michele Bertucco ed Elisa La Paglia – quando la spesa ammontò a 109 mila euro per 12 serate, si tratta di una cifra rilevantissima se rapportata alla qualità della proposta artistica e ai magrissimi bilanci delle Circoscrizioni. Poiché l’unico sponsor raccolto nel 2013 è stata la Fondazione Cariverona, che a sua volta usa soldi dei cittadini, sarebbe bene che ciascuna Circoscrizione fosse libera di decidere da sé come impiegare queste risorse”. 

“Con il rispetto che si deve ai ragazzi e alle ragazze che salgono sul palco di MusiQua (Roccabilly) e che non sappiamo se e quanto vengano pagati per questo – aggiunge il consigliere Damiano Fermo, autore del filmato girato un paio di settimane fa a Quinzano (qui sotto), non è più accettabile spendere così tanti soldi pubblici per iniziative che lasciano nulla ai cittadini. Nei quartieri abbiamo bisogno di veri progetti aggregativi durante tutto l’anno, non per una sola sera d’estate. Con tutti quei soldi si possono fare grandi cose. Alle scenette del Sindaco non applaude più nessuno”. E poiché nella gag Tosi si chiede “che cosa farà da grande”, Fermo conclude: “Dal barista al guardiano del Faro all’impiegato di un centro commerciale, Tosi faccia quello che crede, ma a Verona abbiamo bisogno di un Sindaco”.