4a Circoscrizione, no al centro commerciale

Pubblicato da il 10 Giugno 2014 0 Commenti

La quarta Circoscrizione ieri sera ha bocciato a larghissima maggioranza (solo due astenuti, tutti gli altri contrari) l’adeguamento del Piano degli Interventi alla nuova Legge regionale sul commercio numero 50 del dicembre 2012. In breve si tratta di misure che permettono di inserire aree commerciali all’interno dell’ex Scalo Merci. Inoltre, su proposta del Partito Democratico, sottoscritta anche da Pdl, M5S e Gruppo Misto, l’assemblea ha approvato col voto favorevole di tutti i presenti tranne un astenuto l’ordine del giorno in cui si chiede che “allo scalo ferroviario venga realizzato, in accordo con le Ferrovie dello Stato, ente proprietario dell’area, un grande parco urbano e non siano permessi nuovi insediamenti commerciali, né di grande, media o piccola dimensione”.

Commenta il capogruppo PD della Quarta Francesco Casella: “Il Consiglio si è espresso in linea con il sentire comune del quartiere, che chiede una riqualificazione sostenibile per l’ex parco ferroviario, nelle vicinanze del quale sono già previsti numerosi insediamenti commerciali (Esselunga, Eataly, ex magazzini generali, ex tabacchi)”.

Aggiunge il consigliere comunale PD Fabio Segattini: “Come è emerso anche dalla partecipatissima assemblea pubblica dello scorso gennaio, la realizzazione del parco urbano e il recupero degli standard urbanistici di verde pubblico per Santa Lucia e Golosine sono una priorità condivisa dal quartiere e anche dall’Ulss. Inoltre la zona e già satura dal punto di vista commerciale, nuovi insediamenti sono da escludere anche a tutela degli investimenti privati già in via di concretizzazione”.


Il capogruppo comunale PD Michele Bertucco denuncia “l’uso distorto” della nuova legge regionale sul commercio fatto dalla Giunta Tosi: “La legge permette il recupero a commerciale delle aree degradate per le quali non esista nessuna progettualità. Ma questo non è il caso dell’ex Scalo Merci, dove da sempre il progetto è quello di fare il Parco. Più che la volontà di recuperare il territorio l’uso della legge manifesta la pochezza di idee dell’amministrazione”.

In tutto sono 18 le aree che la delibera di Giunta comunale numero 124 dell’aprile scorso progetta di recuperare a commerciale in quanto “degradate”: oltre all’ex Scalo Merci, nell’elenco compare anche l’ex Tiberghien, l’ex Cardi, l’ex Lanificio Rossi di Montorio, l’Agorà della Croce Bianca, l’ex seminario vescovile, l’ex area Biasi a Verona Sud e l’ex deposito ferroviario di Porto San Pancrazio.


Ufficio Stampa PD Verona