Bene Eataly. Ora avanti con IKEA, ma alla Marangona

Pubblicato da il 10 Aprile 2014 0 Commenti
Accogliamo con soddisfazione la notizia dell’arrivo a Verona del più grande Eataly d’Italia. I negozi di Eataly rappresentano l’eccellenza del “made in Italy”, che è sicuramente una delle leve più importanti per la ripresa dell’economia italiana. Nello stesso tempo promuovono un’idea di qualità della vita e di benessere che devono essere sostenute. Cogliamo positivamente anche i riflessi sulle opportunità di nuovi posti di lavoro.

L’insediamento alla ghiacciaia degli ex Magazzini Generali garantisce finalmente la valorizzazione ed il recupero di uno spazio da troppo tempo in degrado e privo di ruolo. Se confermato, l’incarico del progetto a Mario Botta costituirebbe ulteriore motivo di orgoglio per la città di Verona.

Ricordiamo comunque che l’arrivo di Eataly è dipeso in sostanza da un accordo tra privati, cioè tra l’azienda di Farinetti e Fondazione Cariverona. Da questo punto di vista l’amministrazione della città di Verona non può accontentarsi di spacciare accordi presi autonomamente tra privati come scelte strategiche che in questi anni non si sono mai viste. A questo riguardo, poichè non ci sfugge che alla ghiacciaia era previsto l’auditorium, vogliamo far presente all’amministrazione che il destino di uno spazio culturale pubblico oggi è incerto se non del tutto sfumato. Rinunciare in silenzio ad un luogo così necessario significherebbe privare Verona di un’occasione di crescita culturale ed anche economica. Confidiamo che tutti i player della città, dall’amministrazione alla stessa Fondazione, condividano questa urgenza.

Oggi più che mai è il momento per la politica di esercitare il proprio ruolo: progettare e realizzare una città al passo con i tempi e fedele alla propria vocazione non solo culturale, ma anche produttiva. In questo senso lanciamo una proposta ben precisa: insediare IKEA nell’area della Marangona.

Sull’opportunità di avere IKEA a Verona non possono esistere dubbi: i riflessi sul piano occupazionale, di immagine per la città e di attrazione sono indiscutibili. Troppe titubanze in questi anni da parte dell’amministrazione hanno però impedito la partenza del progetto. Si è parlato di insediare IKEA nell’area dell’ex torre Biasi, ma tale scelta non pare razionale dal punto di vista viabilistico e commerciale.
Portare IKEA alla Marangona consentirebbe invece di dare linfa vitale preziosissima al Consorzio ZAI ed a tutto il progetto Marangona, proseguendo nell’attività di esproprio, infrastrutturazione e insediamento di nuove imprese. IKEA può diventare il punto di richiamo per portare a Verona altre realtà imprenditoriali di livello mondiale. Le ricadute positive per la città sarebbero enormi.

Anche da azioni come questa passano lo sviluppo e la crescita della città. Bisogna che la politica locale non stia alla finestra condannando la città all’irrilevanza, ma abbia il coraggio e la visione per fare quelle scelte che restituiscano Verona al respiro nazionale e internazionale che merita.

Alessio Albertini
Orietta Salemi

 

 

 

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