Al lavoro in bicicletta

Pubblicato da il 11 Marzo 2014 0 Commenti

L’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro è un’abitudine da diffondere quanto più possibile nelle nostre città, perché rende meno caotici i nostri centri urbani e alleggerisce il problema del traffico e dell’inquinamento. E, in un ambiente più sano, aiuta a mantenersi in salute.

In Italia, tuttavia, non è sempre tutto facile per i lavoratori-ciclisti. Infatti la legislazione attuale consente il riconoscimento dell’infortunio in itinere e di conseguenza la corresponsione dell’indennizzo solo nei seguenti casi: assenza o insufficienza dei mezzi pubblici di trasporto; non percorribilità a piedi del tragitto casa e lavoro e viceversa; incidente avvenuto solo all’interno di piste ciclabili o di zone interdette al traffico.

Le condizioni sono talmente restrittive che disincentivano l’utilizzo della bicicletta per raggiungere il luogo di lavoro, in quanto solo in pochissimi casi vengono riconosciuti l’infortunio in itinere e la relativa indennità, penalizzando proprio il mezzo che non inquina, non congestiona i centri abitati e non rappresenta quasi alcun pericolo per gli altri utenti della strada.

E’ chiaro che la legge va cambiata, perché non risponde più alle esigenze sociali ed economiche di uno Stato moderno che pone attenzione all’impatto ambientale, ai costi legati alla mobilità urbana (benzina, ticket parcheggio), alla tutela della salute dei cittadini e alla riduzione del traffico sulle strade.

Per i motivi indicati Diego Zardini ha presentato una proposta di legge, sottoscritta da 30 deputati del PD, di Sel e di Scelta Civica e condivisa dalla Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab), finalizzata a liberare dai condizionamenti normativi l’uso della bicicletta per recarsi al lavoro. Quindi, non più l’uso necessitato della bicicletta, ma una tutela assicurativa da parte dell’Inail completa nei confronti dei lavoratori che usano la bicicletta nel percorso casa e lavoro e viceversa.

Occorre realizzare una grande mobilitazione a sostegno della proposta di legge affinché inizi al più presto l’iter parlamentare. A tal fine si segnalano le seguenti iniziative da sostenere: 

– su Facebook è nata la pagina Al lavoro in bicicletta con l’adesione di circa 2.200 persone;
– su Change-org.it è stata lanciata la petizione  da sottoscrivere, in aggiunta ad una mozione rivolta ai consiglieri provinciali e comunali da presentare ed approvare nei rispettivi consigli.

I consiglieri provinciali e comunali possono trasmettere la delibera di approvazione al seguente indirizzo: lavoroinbicicletta@gmail.com

Abbiamo bisogno di tutta la vostra collaborazione affinché la proposta di legge venga discussa e approvata al più presto per l’importanza che riveste per il paese.

 

Antonino Leone