Bigon (PD): “Centro per la cura dei disturbi alimentari di Verona, manca il personale per garantire servizi adeguati”

Pubblicato da il 7 Aprile 2021
“Il Centro per la cura dei disturbi alimentari di Verona deve essere messo in condizione di funzionare, evitando ai pazienti e alle loro famiglie di rivolgersi a strutture private non convenzionate, spesso con costi esorbitanti. Le criticità dell’Azienda ospedaliera-universitaria integrata sono note da tempo, la Regione si decida a intervenire: la salute è un diritto di tutti, indipendentemente dal portafogli”. Questa la richiesta della consigliera del Partito Democratico Anna Maria Bigon, vicepresidente della commissione Sanità, che ha presentato un’interrogazione all’assessore Manuela Lanzarin sottoscritta dal collega Andrea Zanoni. 
“Il trasferimento del centro nell’ex reparto di Psichiatria dell’ospedale di Borgo Roma è l’occasione per pensare e attuare un potenziamento dei servizi. C’è bisogno della presenza costante di determinate figure professionali, dagli psicologi agli psichiatri passando per i dietisti, ed è necessario avviare il ‘day- service’ con i pasti assistiti, per il quale occorre personale specializzato. Verona è uno dei due centri di riferimento regionale e deve assicurare tutti i livelli del trattamento, con terapie in regime di residenzialità, semiresidenzialità e ricovero. Finora non è stato così, anche perché i finanziamenti regionali sono stati incostanti e insufficienti”.
“I casi di disturbo del comportamento alimentare si sono moltiplicati nel corso della pandemia, soprattutto fra gli adolescenti, legati all’isolamento casalingo e all’azzeramento delle relazioni sociali. Vanno aiutati all’interno del servizio pubblico, l’alternativa obbligata non può essere quella del ricorso al privato anche perché, a maggior ragione con la crisi economica in corso, non sono molti a poterselo permettere”.