SALEMI – Sociale: “La persona al centro. Un fondo di solidarietà anche dalle sponsorizzazioni”

Pubblicato da il 31 Maggio 2017 0 Commenti

Uno sportello unico per tutte le esigenze di cura e assistenza per le famiglie che hanno un anziano da accudire e l’istituzione di un fondo di sostegno per chi chi vive in temporanea difficoltà alimentato anche attraverso la revisione delle sponsorizzazioni di Agsm. La priorità oggi è prendersi cura della persona, mettendola al centro dell’azione amministrativa”. Così la candidata sindaco Orietta Salemi ha introdottoquesta mattina la presentazione – fatta assieme a Gustavo Franchetto, capolista del Partito Democratico per il Consiglio Comunale – di alcune azioni programmatiche che intende portare avanti nel campo delle politiche sociali.
Prendersi cura della persona, le sue attese, ma anche i suoi bisogni, difficoltà e necessità sarà attenzione prioritaria dell’agenda del nostro governo della città – hanno spiegato Salemi e Franchetto -. Questo significa mettersi al fianco delle famiglie, delle giovani coppie, dei ragazzi, degli anziani, di chi vive situazioni di malattia o di disagio. Significa sviluppare un sistema di servizi integrato e diffuso nel territorio. Un sistema che sappia intercettare le richieste e andare incontro ai casi di necessità. Un sistema che sia in grado di fare rete con quel prezioso e indispensabile apporto che viene dal privato sociale”.
Per fare tutto questo servono fondi adeguati – ha aggiunto Orietta Salemi –. Serve quindi una precisa volontà di recuperare le risorse valutando le priorità a cui destinarle. Credo che spazi di manovra ce ne siano, anche valutando un ripensamento di alcune politiche di sponsorizzazione da parte delle aziende partecipate di servizio pubblico. Per un’azienda come Agsm che eroga servizi legati alle utenze primarie è legittimo scegliere di sostenere molte realtà veronesi anche in un’ottica di marketing e di promozione del proprio marchio. Forse però, in un periodo attraversato dalla crisi, la partecipata del Comune deveadottare una scala di priorità, superando la polverizzazione dei contributi e ponendosi a fianco dei molti cittadini e delle tante famiglie che possono vivere la dolorosa esperienza della morosità incolpevole: situazioni in cui non si è in grado neppure di pagare le bollette di casa, di mantenere un figlio a scuola o di provvedere alle cure di un anziano a carico. Per questo, preso il complessivo dei contributi erogati in forma di sponsorizzazioni o simili da Agsm e dalle società del gruppo, la nuova amministrazione condividerà con gli organismi direttivi e il management anche possibili politiche di sostegno al welfare: senza andare a tagliare i singoli beneficiari, ma chiedendo a ciascuno un piccolo sacrificio con la rinuncia a una parte delle risorse previste, in modo da creare così un progetto di comunità. È un’azione che intendo studiare per adottare da subito come forma di accompagnamento: non uno strumento di puro assistenzialismo ma un aiuto alle famiglie per uscire dal momento di difficoltà accostando a questo tipo di iniziativa un sistema di accompagnamento di inclusione attiva anche per chi ha perso il lavoro”.
È ampio l’impegno che si intende mettere in campo per le politiche sociali. “Dobbiamo metterci al fianco delle giovani coppie, introducendo una maggiore flessibilità negli orari di nidi, scuole dell’infanzia e primarie, contenendo il costo delle rette per garantire l’accesso alla scuola in tutte le sue forme, di paritarie e non – hanno aggiunto Franchetto e Salemi -. Una particolare attenzione andrà riservata ai minori che vivono situazioni di disagio (pensiamo ai fenomeni dilaganti dell’azzardo e del bullismo), con interventi di prevenzione da studiare in maniera mirata con le scuole e tutte le realtà che sono già impegnate a prevenire e contrastare le forme di disagio giovanile. Le famiglie con gli anziani fragili e gli anziani soli devono poter contare su uno sportello unico comunale che agevoli le pratiche di supporto, cura e assistenza. Dobbiamo favorire la permanenza a casa degli anziani, ogni qual volta questo sia possibile, mettendo in campo interventi mirati a domicilio e potenziando quelli esistenti, anche attraverso forme di welfare di condominio soprattutto negli edifici di edilizia pubblica. Un fronte sul quale lavorare è poi quello della casa: vanno attivate forme di collaborazione pubblico-privato per realizzare iniziative di edilizia dedicata alla locazione a canone moderato e vanno sperimentate modalità innovative nell’housing sociale per la realizzazione di alloggi da assegnare a canone sociale”.