Gimbe, in Veneto mancano 93 pediatri di libera scelta. Bigon (Pd): “Già tre anni fa chiedemmo tavolo di conforto e investimenti. Ora i nodi vengono al pettine: Regione predisponga Piano per coprire le carenze nei prossimi cinque anni”.

Pubblicato da il 16 Luglio 2025
“Lo scenario attuale, e soprattutto quello a breve termine, disegnati dalla Fondazione Gimbe sulle carenze dei pediatri di libera scelta in Veneto, sono allarmanti e al tempo stesso ampiamente prevedibili. A tal punto che nell’agosto 2022 chiedemmo di avviare alla Giunta Zaia un serio confronto, riunendo al tavolo le categorie, gli ordini e le università”.

Lo dice la consigliera regionale del Pd Veneto e vice presidente della Commissione Sanità, Anna Maria Bigon.

“Ci ritroviamo ora con una rete insufficiente e con carichi assistenziali oltre gli standard previsti dall’Accordo Collettivo Nazionale che pongono il Veneto in posizione arretrata rispetto alla media nazionale. Una debacle figlia della mancata programmazione e di interventi che potevano, a monte, scongiurare carenze destinate ad allargarsi: basti pensare che, entro il 2028, ben 190 pediatri raggiungeranno l’età pensionabile. Insomma, abbiamo davanti una vera e propria emergenza demografica sanitaria, aggravata dalla difficoltà a reperire nuovi medici formati, e ad attrarre giovani specialisti garantendo loro condizioni di lavoro dignitose e sostenibili”.

Bigon evidenzia come “la cosa gravissima è che dietro a queste cifre ci sono bambini senza riferimento medico costante, famiglie costrette a spostarsi per chilometri, Pronto soccorso pediatrici sotto pressione e professionisti ormai al limite della sostenibilità. È urgente e doveroso che la Regione metta in campo misure massicce. Potenziando la formazione specialistica pediatrica, incrementando le borse di studio regionali, incentivando professionalmente l’inserimento di giovani pediatri nelle aree carenti e avviando forme di collaborazione e flessibilità organizzativa tra pediatri, anche tramite l’uso della telemedicina e della medicina di gruppo”.

“La Regione deve a questo punto predisporre con urgenza un Piano per coprire le carenze nei prossimi cinque anni. Chiedo in questo senso all’assessora alla Sanità di riferire urgentemente in Commissione su come intenda fronteggiare questa situazione, evitando – conclude Bigon – che la carenza di pediatri si trasformi in un’emergenza sanitaria diffusa”.