MUSSOLINI NELLA CASSETTA DELLE LETTERE IN BORGO TRENTO. IL PD: “ORA LA MISURA È COLMA, SI CONDANNI L’APOLOGIA DEL FASCISMO E SI INTERVENGA CONTRO VIOLENZA E INTOLLERANZA”
Nella giornata di ieri i residenti di Borgo Trento hanno ricevuto nella cassetta delle lettere un volantino riportante l’effigie di Benito Mussolini da parte di un sedicente gruppo “Arcobaleno nero” che annuncia l’imminente apertura nel quartiere di una non meglio precisata “palestra di fascismo”.
I toni, oltremisura cruenti, quindi tanto più inaccettabili, parlano di usare “i corpi come armi” e della necessità di far “sanguinare la società”. Si tratta di dichiarazioni allucinanti e allucinate, sulle quali ci risulta che le autorità giudiziarie e di polizia stiano già indagando.
Ci auguriamo pertanto che i responsabili di questa propaganda, che è chiaramente apologia di fascismo, vengano individuati e perseguiti ai sensi di legge.
Dal punto di vista politico, non possiamo che ribadire la necessità di una netta presa di posizione, da parte di tutte le istituzioni locali, a favore dei valori e delle prassi democratiche, contro i rigurgiti di fascismo e di intolleranza che da tempo scuotono il nostro territorio. Sono questi atti, e non i giornalisti che li riportano o li indagano, ciò che mette in cattiva luce la città nei confronti del resto del Paese e del resto del mondo.
E il fatto che il Sindaco uscente Federico Sboarina non riesca ad ammettere che la città abbia un grosso problema con le influenze negative dei gruppi di estrema destra, non fa che peggiorare la situazione. Un’amministrazione comunale è chiamata a valorizzare ciò che di buono e di nobile esiste ed opera sul territorio comunale, ma in questo finale di mandato la città sembra preda di gruppi estremistici e di baby gang che mettono in subbuglio i quartieri. Sboarina ha intenzione di fare qualcosa o pensa di restarsene ancora alla finestra raccontando che sono soltanto ragazzate?
I segretari, provinciale e cittadino, Pd Verona
I toni, oltremisura cruenti, quindi tanto più inaccettabili, parlano di usare “i corpi come armi” e della necessità di far “sanguinare la società”. Si tratta di dichiarazioni allucinanti e allucinate, sulle quali ci risulta che le autorità giudiziarie e di polizia stiano già indagando.
Ci auguriamo pertanto che i responsabili di questa propaganda, che è chiaramente apologia di fascismo, vengano individuati e perseguiti ai sensi di legge.
Dal punto di vista politico, non possiamo che ribadire la necessità di una netta presa di posizione, da parte di tutte le istituzioni locali, a favore dei valori e delle prassi democratiche, contro i rigurgiti di fascismo e di intolleranza che da tempo scuotono il nostro territorio. Sono questi atti, e non i giornalisti che li riportano o li indagano, ciò che mette in cattiva luce la città nei confronti del resto del Paese e del resto del mondo.
E il fatto che il Sindaco uscente Federico Sboarina non riesca ad ammettere che la città abbia un grosso problema con le influenze negative dei gruppi di estrema destra, non fa che peggiorare la situazione. Un’amministrazione comunale è chiamata a valorizzare ciò che di buono e di nobile esiste ed opera sul territorio comunale, ma in questo finale di mandato la città sembra preda di gruppi estremistici e di baby gang che mettono in subbuglio i quartieri. Sboarina ha intenzione di fare qualcosa o pensa di restarsene ancora alla finestra raccontando che sono soltanto ragazzate?
I segretari, provinciale e cittadino, Pd Verona
Maurizio Facincani e Luigi Ugoli
Il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani
Il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani
