Vaccini: Bigon (Pd), “Pericoloso il fenomeno no vax, libertà individuale non può essere sinonimo di irresponsabilità sociale – Pugno duro con chi aggira le regole”
“Il fenomeno dei no vax sta assumendo dimensioni pericolose e fa un salto di qualità, tra autovaccinazioni sospette di alcuni sanitari e green pass fasulli, che si aggiungono alle minacce, sempre più aggressive e inquietanti. Per chi non rispetta le regole, cercando di ingannare la collettività, è necessario il pugno duro. Non è una questione soltanto sanitaria, ma anche civica. Libertà individuale non può essere sinonimo di irresponsabilità sociale: il Covid è una malattia trasmissibile, non personale, perciò è fondamentale vaccinarsi”. Così Anna Maria Bigon, consigliera regionale Pd e vicepresidente della commissione Sanità, commenta gli ultimi episodi di cronaca in Veneto legati agli irriducibili no vax. “È una follia dire, come hanno fatto alcuni politici, che sotto i 40 anni il vaccino deve essere una libera scelta – prosegue Bigon – I nuovi focolai legati alla variante Delta stanno dilagando tra i più giovani, molti dei quali non hanno ancora ricevuto la propria dose e Verona c’è un 20enne in terapia intensiva! È indispensabile insistere su informazione e sensibilizzazione: investiamo immediatamente la somma a bilancio per la campagna vaccinale per ribadire in modo chiaro ed evidente gli effetti della mancata somministrazione. Rischiamo una recessione incredibile, sanitaria ed economica; dobbiamo raggiungere l’immunità di gregge a settembre, prima dell’apertura delle scuole, un traguardo che purtroppo sembra sempre più lontano”.
La vicepresidente della commissione consiliare Sanità si sofferma poi sul caso specifico dei sanitari che rifiutano il vaccino: “L’ultimo monitoraggio delle Ulss parla di quasi 19mila persone non ancora coperte, sebbene nel totale sia compresa anche una quota non sanitaria; un numero ancora troppo alto. Prima della sospensione si valuti lo spostamento verso mansioni dove non sono a contatto con il pubblico, ma – avverte Bigon – non deve esserci alcuna retromarcia sui provvedimenti disciplinari motivata dalla carenza di personale. Si aprano immediatamente concorsi e graduatorie, anziché cedere ai ricatti: ce n’è bisogno per il presente e anche per il futuro”.
