Sanità – Bigon (PD): “Sulle liste di attesa la Corte dei Conti certifica l’inadempienza del Veneto”

Pubblicato da il 2 Luglio 2021

“Le liste di attesa in Veneto sono un problema enorme e non da oggi. Adesso lo ‘certifica’ anche la Corte dei Conti e vedremo cosa farà la Regione dopo anni di totale inazione. Sempre più persone sono costrette a rivolgersi alla sanità privata oppure a rinunciare a prevenzione e cure perché non possono permettersele”. A dirlo, annunciando l’ennesima interrogazione sul tema, è Anna Maria Bigon, vicepresidente della commissione Sanità in Consiglio regionale. “La saturazione delle liste c’era da prima della pandemia, il sistema di galleggiamento pensato come soluzione tampone non ha risolto niente. Adesso dopo che buona parte delle attività sono state sospese e riprogrammate per oltre un anno, la situazione è peggiorata ed è destinata ad aggravarsi ulteriormente. La razionalizzazione dei servizi, voluta da Zaia con la riforma sanitaria, viene interamente scaricata sui cittadini costretti a fare decine di chilometri per visite ed esami o a rivolgersi a strutture private. Con una discriminazione tra chi può essere curato perché può permettersi di pagare e chi no, la stragrande maggioranza.  O si pensa che le migliaia di famiglie in difficoltà per la crisi economica legata al Covid, o il mezzo milione di veneti che ha una pensione inferiore a mille euro al mese come possono spendere 160-180 euro per delle visite specialistiche?”.