D’Arienzo: il centro tamponi di Marzana non funziona!

Pubblicato da il 7 Dicembre 2020

Il centro tamponi H24 di Marzana è assolutamente inefficace per affrontare il problema della rilevazione dei contagi con la tempestività che serve in questo momento.

Anzi, chi si rivolge a quel centro, non solo rischia qualcosa in termini di salute, ma mette in pericolo anche la salute degli altri.

Per avere il referto di un tampone molecolare, l’utente che si reca in quel centro tamponi aspetta anche tre giorni. Inaccettabile.

Questa la denuncia del Senatore PD Vincenzo D’Arienzo, testimone diretto dei fatti esposti.

Il rischio è evidente:

1.  se l’utente è positivo asintomatico, per almeno tre giorni va in giro tranquillamente e inconsapevolmente con l’elevata probabilità che contagi tanti altri;

2.  se, invece, ha sintomi, non può iniziare subito l’assunzione dei medicinali previsti – tachipirina, antibiotici e cortisone – con il rischio che, intanto, il virus prosegua indisturbato nella sua pericolosa azione.

A ciò si aggiunge la comunicazione fuorviante sul sito della ULSS 9 che il centro tamponi presso la Fiera è aperto dalle 7 alle 19, ma nei giorni scorsi chi si recava lì dopo le 17 trovava i cancelli chiusi.

Cosa succede a Marzana? Perché così tanto tempo per avere l’esito di un tampone? Ed un referto con così tanto ritardo, è un referto sicuro?

D’Arienzo: sono molto preoccupato per questo tipo di organizzazione perché vedo falle che non consentirebbero di affrontare la diffusione dei contagi a Verona con efficacia e tempestività.

Le conseguenza di questa organizzazione potrebbe essere molto pericolosa, a partire da chi si aggrava per arrivare all’impossibilità di tracciare i contatti del positivo asintomatico che per almeno tre giorni va in giro normalmente.

Serve personale? Mancano i reagenti? Sono troppi i tamponi? Insomma, qual è il problema che va affrontato e risolto?

Non si può mettere su un’opportunità del genere e poi fallire il risultato. In questo modo si fa solo propaganda e non si risolve alcunché.

Vorrei sentire parlare di questo durante le tante conferenze stampa dove vengono fornite solo informazioni che non attengono alla realtà dei fatti che quotidianamente vivono i veronesi quando si recano in quel centro, conclude il Senatore PD.