Nubifragio notturno porta altri danni e altri disagi in città Politica urbanistica da rivedere, anche alla luce dei dati ispra

Pubblicato da il 23 Luglio 2020


Portoni Borsari, Porta Palio, Lundadige Ponte Vittoria e Veronetta risultano essere alcune delle aree della città che ancora una volta contano danni e disagi in quanto sono andate di nuovo sott’acqua a seguito del nubifragio della notte scorsa.

Una situazione ormai insostenibile che ha una radice sicuramente impiantistica, nota da anni e da altrettanto tempo irrisolta, e un più prettamente politica che riguarda l’inadeguatezza della politica urbanistica del comune di Verona. Ostinandosi a negare gli effetti dei cambiamenti climatici noti non da ieri, ma da almeno 15 anni, l’amministrazione Sboarina trascura le necessarie infrastrutture di mitigazione ambientale, come parchi, giardini pubblici e loro collegamenti, essenziali sia per il benessere dei cittadini che per la salute dei quartieri.

I dati Ispra sul consumo di suolo appena rilasciati, aggiornati al 2019, continuano a vedere Verona e il Veneto in testa alle classifiche di cementificazione del territorio. La Varante 23 ha proseguito in questa politica sbagliata e datata, sottraendo ai quartieri altre preziose aree agricole e verdi, mentre nella presentazione della Variante 29 è scomparsa tutta la parte “verde” che era stata annunciata con tanta enfasi nei mesi e negli anni scorsi.

Chiediamo urgentemente un confronto sulle contromisure da adottare nel breve e nel lungo periodo. Verona ha bisogno di rivedere le infrastrutture di gestione delle acque e di rivedere il suo modello di sviluppo urbano. Ribadiamo dunque la richiesta di una commissione consiliare nella quale audire anche i vertici di Acque Veronesi e un confronto ampio sulle azioni di medio e lungo periodo necessarie a mettere in sicurezza il benessere della città e dei suoi cittadini.

Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani