Al centro devono esserci loro: LE DONNE e i BAMBINI e BAMBINE che stanno per nascere.
🔴Quello che sta accadendo al Ospedale della Donna e del Bambino ha dell’incredibile.
Inaugurato solo 3 anni fa, 12 casi sospetti di Citrobacter, da quasi due anni, solo oggi chiuso per bonifica.
Alcune domande restano tuttora aperte e necessitano di risposte:
1️⃣ Bonificare prima avrebbe evitato il persistere del battere in ospedale e le gravi conseguenze sui bambini colpiti? Chi ha deciso di non farlo?
2️⃣❗️Le madri erano state informate del rischio in corso nella struttura?
3️⃣ Le donne che avevano programmato di partorire a Borgo Trento sono state assistite nel trovare un’altra soluzione da subito?
Vivere un trauma al momento del parto può avere lunghe e profonde conseguenze, la serenità, oltre alla sicurezza, della gestanti è un valore.
✅Sgombriamo il campo da malintesi: siamo in un territorio fortunato, ci sono molti professionisti e professioniste capaci in questo campo, servizi pubblici d’eccellenza e servizi privati, grandi e piccoli che arricchiscono l’offerta.
Eppure da tempo siamo rimasti molto indietro rispetto ai servizi che altre REGIONI offrono alle future madri, dal momento del concepimento al primo anni di vita del bambino.
🟣Su tutte: le regioni Piemonte con l’AGENDA DELLA GRAVIDANZA (che offre, tra l’altro, la prenotazione di tutte le visite nelle settimane previste, riuscendo quindi ad averle gratuitamente) ed Emilia Romagna con il servizio di HOME VISITING per il post parto e tanto altro.
Questi servizi erano stati alla base di un mio emendamento al Bilancio del Comune di Verona poi ritirato assieme a tutti gli altri per l’emergenza Covid.
Ma è anche uno dei temi che mi hanno portato a decidere di candidarmi alle prossime elezioni Regionali: ci sono servizi dai quali dipende la qualità della vita e il benessere dei più fragili, I BAMBINI E LE BAMBINE, e il BENESSERE delle DONNE E DELLE FAMIGLIE.
Perché sollevando il tema della maternità sono davvero tanti i miglioramenti possibili!!
🟠Ad esempio, si è scelto che grande è bello, creando un POLO da 3.600 parti l’anno, oltre i bambini che arrivano per la terapia intensiva prenatale e pedriatica, (le linee guida parlano di 500 parti come numero minimo per mantenere aperta una struttura al di là di deroghe). Come mettere al centro la donna e il suo parto e non sentirsi in un partorificio?
E qui si apre un mondo di umanità e capacità delle persone che ci lavorano, di chi le forma e di chi negli anni ha creato alternative per compensare alcune carenze.
(Ad esempio ricordo la pubblicazione dell’opuscolo AD OGNI DONNA IL SUO PARTO e tutte le realtà che hanno collaborato per realizzarlo)
🔴La difficoltà a promuovere l’allattamento al seno contro gli interessi delle case farmaceutiche! Università e azienda ospedaliera dovrebbero essere in prima linea.
🔵La progressiva chiusura e depauperamento degli ospedali sul territorio a favore di strutture private.
La molto apprezzata maternità di BUSSOLENGO è stata portata presso l’ospedale di Villafranca, mentre un ospedale vicino a Bussolengo costruisce una nuova intera ala dedicata alla maternità. Siamo sicuri che al centro di queste scelte ci siano i cittadini e i bilanci pubblici?
Ecco perché dietro a questo enorme e grave disservizio c’è molto di più di cui parlare.
Mettiamo al centro le donne, i bambini e le bambine: allora molte scelte cambierebbero.
Elisa La Paglia
Consigliera comunale di Verona