Misure di igiene pubblica: ottimizzare le risorse per massimizzarne l’efficacia

Pubblicato da il 1 Aprile 2020

In un momento così delicato dove la comunità è chiamata ad un forte senso di responsabilità nel rispetto delle regole che ci sono state imposte dall’emergenza sanitaria, è importante che anche chi è chiamato ad agire per il bene dei cittadini lo faccia nel miglior modo possibile senza spreco di risorse.

Suggerisco ad Amia che, anziché provvedere alla sanificazione degli oltre mille chilometri di strade urbane, sulle quali notoriamente non transitano i pedoni, utilizzi meglio risorse e personale per effettuare una sanificazione più puntuale di cassonetti, arredi urbani, luoghi pubblici come marciapiedi, fermate degli autobus, cestini dei rifiuti e, in particolare, nei pressi delle attività rimaste aperte come farmacie, piazzali pubblici dei supermercati dove spesso si formano code per l’accesso ai servizi.

Credo che così si provvederebbe in maniera più puntuale e utile ad un servizio che è molto richiesto e sentito dalla cittadinanza.

Invito inoltre l’amministrazione ad inviare nelle cassette postali, soprattutto delle persone anziane, più fragili ed esposte ai danni del virus, una scheda informativa che illustri, anche per immagini, le regole igienico-sanitarie principali: come ci si deve lavare le mani; chiarimenti sui casi d’uso dei gel igienizzanti; istruzioni chiare su come e quando si dovrebbero indossare mascherine e guanti monouso; le attenzioni da usare quando si vanno a conferire i rifiuti e le regole da seguire recandosi nei pubblici esercizi.

Tutti aspetti niente affatto scontati se solo si pensa che, fino a qualche settimana fa, l’uso dei dispositivi di protezione individuale in luoghi pubblici era considerata poco più di una stravaganza o un eccesso di zelo in uso nei Paesi dell’Estremo Oriente.

Tanto più velocemente queste pratiche diventeranno patrimonio comune, tanto più velocemente potremo tornare ad una nuova normalità una volta che ci troveremo a distanza di sicurezza dal picco epidemico.

Stefano Vallani, consigliere comunale Pd Verona