Gruppo Pd della prima circoscrizione su richiesta apertura Ztl
Noi sottoscritti consiglieri del Pd in 1^ Circoscrizione veniamo a sapere della lettera inviata dalla Corporazione Esercenti del Centro Storico a diversi assessori per chiedere la riapertura totale della Ztl 24 ore su 24 sino al termine dell’emergenza sanitaria in modo da “mantenere la quotidianità” e compensare in qualche modo, pare di capire, i danni arrecati alle loro attività dall’emergenza virus.
Comprendiamo ovviamente l’angoscia degli esercenti per il grave calo degli incassi e per la difficoltà economica nella quale esso potrebbe mettere le loro attività, ma non è certo dando modo a qualche auto in più di entrare all’interno della Ztl che si rialzeranno magicamente le loro entrate: se i turisti non affollano più come prima i loro esercizi è con tutta evidenza perché a Verona non ci stanno venendo proprio, come dimostrano le cifre riportate dagli albergatori. Dunque un’eventuale riapertura dei varchi non cambierebbe nulla, per i potenziali clienti degli esercenti del centro storico, mentre tornerebbe a fare delle vie della città antica, come un tempo, una via di transito alternativa per autisti che non hanno nessuna intenzione di fermarcisi e di comperare o consumare alcunché, a tutto discapito dei pedoni.
Siamo quindi indotti a ravvisare in questa richiesta una forte dose di strumentalità, cioè il tentativo di sfruttare il pretesto dell’emergenza sanitaria per ottenere almeno temporaneamente (e poi chissà) una misura, ovvero l’allargamento più o meno grande delle fasce orarie di apertura della Ztl, che non ha nessuna giustificazione oggettiva e che è stata dunque a più riprese negata dall’assessorato alla mobilità anche perché vede la fortissima contrarietà dei residenti.
Come gruppo consiliare auspichiamo che gli esercenti del centro storico, come pure i loro colleghi degli altri quartieri e le imprese tutte, trovino ristoro nelle misure di sostegno che sono allo studio da parte del governo o che sono state richieste collettivamente dalle categorie produttive locali nel recente incontro. Quanto all’ipotesi di riapertura della Ztl esprimiamo invece la nostra ferma e totale opposizione a questo tipo di interventi e chiediamo che la città antica resti, come è giusto che sia, una zona in cui l’accesso dei mezzi privati provenienti dall’esterno è soggetto a forti limitazioni, in modo che continui ad essere vivibile e godibile, per chi ci abita o passeggia per le sue vie, e ciò (lo ribadiamo ancora una volta) anche a beneficio degli stessi esercenti.
Andrea Trombini, Renzo Bellotti, Franco Cacciatori