D’Arienzo: convegno dell’estrema destra, ai militari sono state fornite tutte le informazioni?

Pubblicato da il 4 Ottobre 2019

Quando ho saputo che al Circolo Unificato di Presidio si sarebbe tenuta una conferenza organizzata da conosciute associazioni politiche di estrema destra con tanto di presenze discutibili della stessa area politica, con fermezza ho cercato di difendere la terzietà delle Forze Armate. Non di impedire il dibattito, ma di impedire commistioni tra politica e divise che non sono accettabili.

Ma come sono andate le cose?

Se la sala è stata chiesta da un consigliere comunale, anche se di nome Bacciga, che potrebbe aver fatto riferimento al patrocinio del Comune e alla presenza del sindaco, senza ulteriori specifiche, se non l’oggetto del convegno, allora la decisione del Circolo assume un altro significato.

Se così è realmente avvenuto, il Circolo ha fatto bene, perché una sala non si nega per l’oggetto della discussione. Ma, se diventa dopo (o addirittura era così fin dall’inizio senza dirlo), un momento di divulgazione di contenuti politici e di propaganda di parte, allora le cose cambiano.

A quel punto, bene ha fatto il Direttore del Circolo a riesaminare la sua decisione e ad annullare la concessione., commenta il Senatore PD

Certi incontri tra estremisti di destra se li facciano a casa loro o in sale civiche che non intacchino i valori e la fedeltà alle Istituzione delle Forze Armate.

Possibile che quel consigliere comunale non sapesse quale sarebbe stato l’effetto della sua iniziativa? Può dirci se ha fornito tutte le informazioni necessarie al momento della richiesta? Si chiede D’Arienzo.

Penso, prosegue, che farebbe bene a scusarsi con i militari sui quali, con le sue improvvide azioni, ha gettato un’ombra ed il sospetto che potessero seguirlo o accompagnarlo nelle sue assurde convinzioni e nelle sue strategie di estrema destra.

Qui non si tratta di impedire le discussioni – devo ricordare che abbiamo vinto contro i fascisti per la democrazia che loro non volevano – bensì di non coinvolgere istituzioni civili – SERIT ritiri il contributo pubblico – e militari nelle proprie azioni di parte politica, conclude il parlamentare del PD.

Vincenzo D’Arienzo, Senatore Pd