Agsm e fusioni, salterebbero fino a 100 poltrone. E’ questo il problema?

Pubblicato da il 24 Luglio 2019 0 Commenti

Sono anni che la pluri-annunciata fusione Agsm-Aim viene rimandata per resistenze di vario tipo. Vuoi vedere che lo stallo perdurante sul tema delle alleanze dipende da una questione di poltrone e di ricollocazione di ceto politico?
Agsm controlla direttamente 15 società che a loro volta ne controllano altre 9 per un totale di 25 aziende, senza contare le società di terzo o quarto livello. Qui trovano posto e sostegno economico almeno 100 amministratori non sempre scelti per capacità e curriculum professionale, anzi, è purtroppo una consuetudine radicata distribuire i posti dei consigli di amministrazione a politici di professione spesso a titolo di risarcimento elettorale o di prebenda.
Se fosse così, se il problema fosse di ricollocazione di ceto politico, significherebbe condannare Agsm ad un lenta e letale agonia.
Dopo 6 anni di tentativi infruttuosi di alleanza è ormai chiaro che il livello interprovinciale è insufficiente a garantire la sopravvivenza della nostra azienda sul libero mercato del gas e dell’energia elettrica.
Serve uno scenario più ampio dell’alleanza con Aim, e questa amministrazione, scelta dai cittadini veronesi, è chiamata a fornirlo. Serve dunque una politica lungimirante, in grado di andare oltre all’interesse immediato di qualche decina di politici di professione per garantire sul lungo periodo servizi efficienti al territorio.

Per il gruppo consiliare comunale Pd Verona
Elisa La Paglia, Federico Benini, Stefano Vallani