Presunti tagli poltrone Agsm: foglia di fico su promesse non mantenute

Pubblicato da il 13 Settembre 2018 0 Commenti

Sentire Croce vantare la riduzione del 23% delle poltrone dei nominati nella galassia delle partecipazioni Agsm (ben 26 società) fa sorridere. Trattasi infatti di una foglia di fico che il presidente, maldestramente, cerca di mettere alle promesse elettorali non mantenute, le quali, anche da parte dell’attuale Sindaco, parlavano di ben altro: amministratori unici al posto di consigli di amministrazione, riduzione delle bollette, chiusura di Agsm Albania.
I fatti raccontano una storia diversa: ciascuna delle quattro maggiori società più importanti e “pesanti” del gruppo, che Agsm Verona Spa controlla con una quota superiore al 95% (Agsm Energia, Megareti, Amia) continua a vedere la solita pletora di poltrone formata da 5 consiglieri di amministrazione; 3 Sindaci effettivi, 2 sindaci supplenti e spesso un organismo di vigilanza formato da altre 5 persone. Se poi andiamo ancora più giù fino al terzo livello (le controllate delle controllate) assistiamo ancora a furibonde lotte per la poltrona più alta, come quella che ha riguardato Serit, nelle quali vision, mission e strategie imprenditoriali non c’entrano nulla.
Proprio qui sta il punto: nelle società dove Agsm è socio unico e dove, quindi, non c’è alcun oggettivo bisogno di rappresentanza nemmeno dal punto di vista politico dal momento che non sono previsti posti per le minoranze, mantenere 5 poltrone nei consigli di amministrazione non ha nessun senso. E’ puro e semplice spreco, funzionale più altro a distribuire posti. Vicenza con Aim l’ha capito da tempo, e ha già provveduto a sostituire tutti i consigli di amministrazione di secondo e terzo livello con degli amministratori unici. Quando lo capirà anche Verona? A quando la vera riduzione delle poltrone?

Il gruppo consiliare comunale Pd
Carla Padovani, Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani