Salemi (PD): “La Giunta Sboarina dica perché vuole rinunciare al progetto Ikea senza provare a migliorarlo, invece di nascondersi dietro norme regionali”

Pubblicato da il 11 Giugno 2018 0 Commenti

“Se la Giunta vuole rinunciare al progetto Ikea abbia il coraggio politico di spiegare le ragioni di questo clamoroso dietrofront. Non si nasconda dietro le norme regionali prevedibili, facendo così da scaricabarile”. Orietta Salemi, vicecapogruppo del Partito Democratico a Palazzo Ferro Fini, commenta così le indiscrezioni sullo stop all’insediamento del colosso svedese a Verona, alla Marangona che prevedeva due centri commerciali per complessivi 120 mila metri quadrati.

 “Apprendiamo dalla stampa che la Giunta Sboarina avrebbe intenzione di fermare tutto, ma le dichiarazioni dell’amministrazione sono alquanto generiche. L’impressione è che ci si faccia scudo dietro norme regionali che però non mi risultano essere così perentorie e restrittive. Ad esempio – spiega Salemi – viene citato un passaggio della Legge 45/2011 in cui viene detta un’ovvietà e cioè la pianificazione obbligatoria con i Comuni confinanti. È naturale che il provvedimento reciti così, ma non significa che debba essere per forza una condizione ostativa per investimenti nevralgici per l’economia e il tessuto produttivo del territorio”. 

 “È una chiara scelta politica e quindi l’amministrazione dovrebbe assumersi la responsabilità di esplicitarla, senza appellarsi in modo generico alle norme, seguendo una logica da Azzeccagarbugli. Si possono legittimamente avere visioni e posizioni diverse su Ikea, sulle reali potenzialità dell’indotto, ma le modalità di approccio sono sbagliate e comunque non degne di un’amministrazione che si rispetti e di una città importante come Verona. Bisognava o bisognerebbe, perché ci auguriamo che lo stop non sia irrevocabile, sedersi al tavolo con tutti i soggetti coinvolti nell’intervento, Regione compresa, e tentare un gioco al rialzo con Ikea sapendo del forte interesse del gigante svedese a investire sul Nordest, riducendo la criticità dell’area commerciale di supporto e arrivare così a definire le condizioni più opportune per Verona e per il Veneto. Anziché rilanciare il Comune preferisce rinunciare denotando una puntigliosit che  in realtà è subalternità a Venezia. Compito di un’amministrazione fattiva èaffrontare i problemi, per trovare le giuste e coerenti risposte.  In ogni caso – conclude Salemi – sulla nota del governatore citata dal sindaco, ho già inoltrato un accesso agli atti così come provvederò a un approfondimento normativo relativo ai provvedimenti regionali citati: vogliamo andare fino in fondo e capire come stanno davvero le cose. Siamo certi che la Giunta stia veramente tutelando Verona e il suo consorzio Zai, che ha sottoscritto, su invito dell’ Amministrazione comunale, un contratto preliminare con Ikea?la Sai è lo strumento  fondato da Comune provincia e camera di commercio per promuovere lo sviluppo economico imprenditoriale della città. La Marangona resta oggi l’ultima area industriale della città. Vogliamo proprio lasciarla andare?