Riforma regolamento delle attività teatrali: serve una direzione artistica
Gli spazi e le risorse organizzative che il Comune mette a disposizione delle attività teatrali non possono più esser lasciati in balia dell’estro del momento o del buon cuore dell’assessore di turno, il settore necessita di una regolamentazione all’altezza dell’elevata dinamicità del territorio, in grado di valorizzare tutti i tipi di proposta, dall’amatoriale al professionale, e di un sistema capace di stimolare e promuovere la qualità.
Se questo è lo spirito con cui anche la maggioranza in Commissione cultura si accinge a metter mano al regolamento delle attività teatrali, è necessario che prenda in considerazione l’istituzione di un coordinamento o di una direzione artistica.
L’attuale regolamento distingue le compagnie e gli artisti unicamente su base burocratica dell’indirizzo della sede sociale, come se non fosse utile e necessario guardare anche alle proposte del resto della provincia. La gestione delle principali manifestazioni (Teatro nei Cortili per la stagione estiva, Camploy per quella invernale, teatro nei Quartieri) spesso non risponde ai bisogni di crescita delle compagnie. La messa a disposizione degli spazi quali piazze, sale, teatri, risulta eccessivamente frammentata tra molteplici soggetti: Decentramento, Cultura, Circoscrizioni…
Il riordino necessita di una figura dotata di specifiche competenze, in grado di valutare bisogni e richieste di tutti, dall’ultima compagnia amatoriale alla prima delle compagnie di punta, con l’obiettivo di incrementare la qualità generale del sistema e fornire servizi sempre più avanzati (magazzini, palchi, attrezzatura) utili a far crescere la cultura del teatro recitato ma anche di quello a cui si assiste da spettatori.
Compito della politica non è prendere le parti di questa o quella compagnia ma compiere scelte indirizzate ad offrire un cartellone vario e di qualità. Se questi sono anche gli obiettivi della maggioranza, come consiglieri di opposizione siamo pronti a dare il nostro contributo. Appena pronta una prima bozza della riforma del regolamento, crediamo sarà necessario condividerla con le compagnie secondo il metodo giù usato con la questione della sussidarietà.
Le minoranze attive in Commissione Cultura (ordine alfabetico)
Tommaso Ferrari (Verona Civica), Alessandro Gennari (M5S), Elisa La Paglia (Pd), Stefano Vallani (Pd)