Vigili di quartiere, non Rambo
Apprezziamo la buona volontà del neopresidente della prima commissione Sicurezza nel rilanciare la questione del vigile di quartiere già oggetto di una nostra specifica richiesta. Si tratta di un tema molto sentito dai cittadini soprattutto nei quartieri più popolosi, sul quale ci battiamo da ormai 10 anni in Comune e nelle Circoscrizioni.
Forse Simeoni pecca di eccesso di “entusiasmo” quando parla di spray accecanti e di sfollagente. La dotazione del vigile di quartiere può essere oggetto di discussione, salvaguardando per prima cosa l’incolumità dell’agente, ma da un punto di vista amministrativo riteniamo più importante soffermarci sulla funzione di deterrente che questa figura dovrebbe svolgere, e su questo piano pare assai più produttivo discutere se il vigile di quartiere debba essere appiedato oppure motorizzato.
Inoltre bisogna avere una chiara visione di quelle che sono le criticità dei quartieri (prostituzione, vandalismi, furti) evitando di rincorrere soltanto le emergenze. In questo senso uno stretto coordinamento tra le Circoscrizioni, il Comando di Polizia locale, l’Assessorato e la Commissione Sicurezza è requisito indispensabile per impostare un serio lavoro di presidio.
Il Partito Democratico, come annunciato, presenterà una mozione in Consiglio comunale per l’istituzione di questa figura già prevista ma non ancora pienamente attuata. Sarebbe bello arrivare in aula con un testo condiviso.
Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Carla Padovani, Elisa La Paglia, Stefano Vallani