Efficientamento energetico degli edifici comunali, gestione integrata rifiuti e delega ai bandi europei. La ricetta per una Verona capitale green

Pubblicato da il 22 Maggio 2017 0 Commenti

Le proposte per la città in tema di politica ambientale lanciate da Orietta Salemi assieme a Tommaso Ferrari, Giovanna Cavazzini, Cristiano Mastella e Francesca Predicatori (Verona Civica Salemi Sindaco)Verona – “La politica ambientale è una politica di sviluppo e non di limiti, di innovazione e non di conservazione. Efficienza energetica, qualità dell’aria, gestione integrata dei rifiuti, consumo di suolo zero e riduzione dei rischi idraulici e geologici: sono queste le sfide che dobbiamo affrontare e per farlo serve una strategia integrata di politica ambientale. Parliamo di un investimento per il futuro e di un’opportunità di sviluppo economico e sociale. Un’opportunità che Verona non può perdere”.
Così questa mattina la candidata sindaco Orietta Salemi ha presentato alcune proposte di politica ambientale, illustrate assieme ai candidati della lista Verona Civica Salemi Sindaco Tommaso Ferrari, capolista, Francesca Predicatori, dirigente ARPAV, Giovanna Cavazzini, prof. associato macchine e sistemi energetici dell’Università di Padova, e Cristiano Mastella, geologo.
Efficienza energetica
Migliorare l’efficienza energetica del patrimonio comunale significa abbassare le tonnellate di CO2 emesse e recuperare risorse per progetti di sviluppo della città” hanno ricordato i candidati evidenziando che con la sottoscrizione del ‘Patto tra i sindaci’ Tosi aveva lanciato proposte rimaste quasi del tutto disattese e che dal 2010 al 2014 il Comune è riuscito a partecipare a 3 soli progetti venendo superato per finanziamenti ricevuti da ben trenta città.I finanziamenti si possono trovare a vari livelli: regionale, nazionale ed europeo. Il Comune di Verona – ha spiegato Giovanna Cavazzini, ingegnere meccanico e professore associato all’Università di Padova su questo capitolo è stato fermo per anni. Per questo vogliamo istituire una delega rivolta all’Europa e ai bandi comunitari. Le aree di intervento vanno dal risanamento ed efficientamento dell’illuminazione pubblica alle diagnosi energetiche ed efficientamento degli edifici comunali attraverso la creazione della figura dell'”Energy Manager”, che programma e segue le azioni senza prescindere dal profilo della sostenibilità economica“.
Qualità dell’aria Altro fronte a cui dedicare un’attenzione particolare è quello della qualità dell’aria, che vede a Verona una situazione critica, come testimoniato anche dal numero dei superamenti delle PM10 nell’aria. La situazione della qualità dell’aria è molto critica a Verona – ha dichiarato Francesca Predicatori, dirigente Arpav – vogliamo intervenire con lo sviluppo di un Piano Urbano Mobilità Sostenibile (PUMS) che si abbini al ripensamento di un’urbanistica a favore di aree verdi e zone a traffico rallentato (30km/h). Fondamentale poi il recupero delle aree dismesse e la valorizzazione di aree rurali per disincentivare il consumo di suolo. Intendiamo, infine, implementare l’impiego della geotermia come fonte rinnovabile per il riscaldamento e raffrescamento degli edifici“.
Gestione integrata dei rifiuti
Il Comune di Verona, negli ultimi anni (2012-2015), ha ottenuto scarsi risultati sulla raccolta differenziata, attestandosi sempre al di sotto del 50%, lontano quindi dall’obiettivo della norma nazionale del 65%. Sul capitolo della raccolta differenziata, le nostre proposte sono: un piano integrato di gestione dei rifiuti urbani, implementare delle isole ecologiche interrate e incentivare il recupero diretto del rifiuto con meccanismi di premialità – ha spiegato Tommaso Ferrari, capolista di Verona Civica Salemi Sindaco e ingegnere ambientale – pensiamo anche ad una card magnetica da assegnare sia alla persona fisica che a quella giuridica per regolare il conferimento nei centri di raccolta del territorio“.
Rischi geologici, idraulici e sismici Ultimo tema prioritario affrontato ha riguardato i rischi geologici che la città presenta. Per far fronte ai rischi geologici, idraulici e sismici da cui non è affatto esente la città di Verona, vogliamo intervenire con un piano delle acque attraverso strategie di recupero e riutilizzo della acque piovane per ridurre consumi e perdite – ha concluso il geologo Cristiano Mastella urgente anche il completamento dell’adeguamento sismico degli edifici pubblici“.