Ex Lonardi a San Pietro In Cariano: Operazione immobiliare, non industriale
I Circoli Pd della Valpolicella denunciano gli squilibri che si verranno a creare dal punto di
vista viabilistico, paesaggistico e urbanistico
Verona, 9 luglio 2025. Come Circoli Pd della Valpolicella denunciamo con forza le
decisioni prese dell’attuale amministrazione comunale di San Pietro In Cariano sull’area
delle ex acciaierie Lonardi, penalizzanti per il paese e l’intera vallata. L’operazione in
corso, che sta vedendo il completamento di circa 60 mila metri quadri di nuovi capannoni,
non ha nulla a che vedere con un intervento di rigenerazione urbana o di rilancio
industriale, si tratta di una pura e semplice operazione immobiliare che punta ad attirare
una azienda (la Isap) che a sua volta ha convenienza ad abbandonare il sedime attuale
alle porte di Parona, e che apre le porte all’arrivo di aziende di logistica altamente
impattanti e a bassa professionalità destinate ad avere una influenza deleteria sulla già
scarna viabilità esistente, per non parlare dell’impatto paesaggistico.
Noi siamo a favore del recupero del prestigioso sito industriale, ma non è vero che questo
progetto porterà nuovo lavoro sul territorio. Non nell’immediato almeno, dato che Isap,
destinata ad occupare circa la metà del nuovo insediamento, ha già le sue maestranze.
Non sta in piedi, inoltre, la previsione di destinare gli spazi restanti al deposito o
all’essiccazione delle uve. Le aziende vitivinicole della zona hanno già le loro strutture,
non c’è mai stata una domanda in questo senso. E non c’è nemmeno un vincolo a tale
destinazione. Siamo evidentemente di fronte ad una banale scusa per giustificare
l’autorizzazione di una quantità di edificato abnorme, non corrispondente ai bisogni del
territorio. Spazi che verranno alla fine occupati da qualunque attività economica (ad
esempio logistica) senza alcun riguardo per la vocazione della Valpolicella.
L’errore commesso dall’amministrazione comunale di San Pietro In Cariano è dunque
gravissimo. Si è letteralmente svenduta la destinazione d’uso di un’area storica senza
prevedere alcuna compensazione per la collettività. La rotatoria e il marciapiede contenuti
nel progetto sono banali opere complementari al nuovo insediamento stesso. Gli
amministratori attuali hanno concesso tutta la volumetria autorizzabile senza alcun
ragionamento sul futuro del paese e della Valpolicella in generale.
In passato fu la stessa Regione Veneto a subordinare ogni ipotesi di reinsediamento
industriale alla realizzazione di una nuova viabilità per non gravare sulla già asfittica
situazione di fatto. Ma ogni prescrizione è nel frattempo caduta nel silenzio.
Tutti questi ragionamenti sul bene comune e sulla doverosa composizione degli interessi
in gioco (pubblici e privati) sono improvvisamente saltati, l’amministrazione ha bruciato
letteralmente i tempi tra conclusione della conferenza dei servizi; approvazione della
convenzione urbanistica in consiglio comunale e rilascio delle licenze edilizie. A beneficio
di chi? Non del territorio della Valpolicella.
Per i Circoli Pd della Valpolicella
Giancarlo Paiola (San Pietro In Cariano)
Luigi Cadura (Sant’Ambrogio di Valpolicella);
Riccardo Anoardo (Fumane);
Mario Zoccatelli (Negrar);
Antonio Portaluri (Pescantina);
Leandro Donati (Bussolengo-Pastrengo)
Il Segretario provinciale Pd Verona