LA CASA DEGLI IMMIGRATI? LA STA FINANZIANDO LA REGIONE VENETO PER CONTRASTARE IL CAPORALATO NELLE CAMPAGNE DEL POLESINE
Mentre Tosi, Rossi e Gasparato hanno polemizzato goffamente contro un provvedimento perfettamente legittimo e di assoluto buon senso del Comune di Verona che consente di recuperare con risorse private, quindi a costo zero per l’amministrazione, patrimonio residenziale pubblico di Agec altrimenti destinato a rimanere vuoto, grazie alla collaborazione con il terzo settore veronese, a Venezia l’assessora al Lavoro Valeria Mantovan, in collaborazione con il Ministero del Lavoro, investe 1,64 milioni di euro per realizzare una vera e propria Casa degli Immigrati nel comune polesano di Castelguglielmo con 50 posti letto destinati ad accogliere altrettante persone normalmente impiegate in agricoltura.
Siamo difronte al solito doppiopesismo della destra che critica “a prescindere” qualsiasi iniziativa delle amministrazioni di centrosinistra, salvo poi accorgersi che se si vuole vera sicurezza (non quella propagandata) e sviluppo ordinato del territorio, è necessario intervenire dove i problemi ci sono.
La Casa degli immigrati realizzata dalla Regione Veneto fa parte, infatti, di un progetto volto alla prevenzione del caporalato nelle campagne. Fornire un letto a chi ne ha bisogno, indipendentemente dal colore della pelle o della nazionalità, garantisce maggiore controllo del territorio, prevenendo vagabondaggio, occupazioni di ruderi e altre forme di marginalità. Un aiuto concreto anche alle imprese del territorio che possono concentrarsi sulla produzioni di eccellenza di cui l’agricoltura venete è ricca.
Ci auguriamo che la prossima volta il centrodestra veronese rifletta un minuto di più prima di far squillare le trombe della vuota propaganda.
Il gruppo consiliare comunale Pd Verona
I segretari Pd Verona, cittadino e provinciale, Alessia Rotta e Franco Bonfante