Bigon (PD): “Screening Pfas: nella Ulss 9 i controlli sono ancora fermi”

Pubblicato da il 28 Giugno 2021
“Nella Ulss 9 lo screening epidemiologico legato all’esposizione ai Pfas è ancora fermo e non sappiamo quando riprenderà: viene smentita, di fatto, la relazione dell’Azienda Berica che coordina le analisi. Due settimane fa in Consiglio, rispondendo a una mia interrogazione, l’assessore Lanzarin aveva detto, sulla base di una relazione fornita dall’Ulss 8, che l’attività di controllo non si era mai interrotta. Le cose stanno invece diversamente”. A riferirlo è Anna Maria Bigon, vicepresidente della commissione Sanità e consigliera regionale del Partito Democratico, rilanciando l’allarme dei sindaci dei Comuni veronesi interessati dalla contaminazione. “Nella nostra provincia le indagini sono iniziate in ritardo rispetto a Vicenza e Padova e il divario è aumentato nel corso dell’ultimo anno. L’Ulss Scaligera ha confermato che i prelievi del sangue sono ancora interrotti per la carenza di personale, impiegato nell’emergenza Covid e non sa quando ripartiranno. La pandemia, però, non può essere la giustificazione per qualsiasi cosa, disservizi inclusi. Nell’interrogazione presentata addirittura a gennaio – ricorda Bigon – avevo anche chiesto chiarimenti su un possibile collegamento tra la presenza di Pfas e l’aggravamento delle condizioni di pazienti Covid, ipotesi che al momento è in corso di valutazione. Anche se lo studio del professor Carlo Foresta, recentemente illustrata anche in commissione bicamerale sulle Ecomafie, che parla di una mortalità maggiore e sintomi più gravi nei Comuni dell’area rossa desta più di una preoccupazione”.