Rando vuole riaprire le Poste di Borgo Nuovo ma lascia chiuse le anagrafi periferiche

Pubblicato da il 25 Giugno 2021

Bello ma un po’ ipocrita il gesto dell’assessore Filippo Rando che ha chiesto a Poste italiane di riaprire a pieno orario l’ufficio postale di Borgo Nuovo. Ipocrita perché gli stessi cittadini, specie quelli anziani, che Rando dice di voler tutelare, soffrono anche di un altro disservizio causato però questa volta dal Comune. Malgrado la “zona bianca” restano infatti chiusi a tempo indeterminato tutti gli sportelli polifunzionali periferici del Comune di Verona (le anagrafi, per intenderci), che sono già in numero ridotto rispetto alle necessità soprattutto dopo la definitiva chiusura di quello di via Bassetti a Porta Vescovo. Nell’unico front office esistente, quello di via Adigetto, gli appuntamenti per le pratiche in presenza vengono dati a due o anche a tre mesi. Dovrebbe essere noto, inoltre, che al di sopra di una certa età, l’uso degli strumenti digitali non è soltanto ostico, è quasi impossibile in autonomia. L’assessore Rando dovrebbe scrivere una bella lettera anche al collega Bianchini che nell’ultimo consiglio comunale ha detto che le anagrafi periferiche stanno bene chiuse.

Per il gruppo consiliare comunale Pd
Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani