Sboarina strizza l’occhio agli abolizionisti delle restrizioni anti Covid
Il Sindaco Sboarina è semplicemente imbarazzante: dire che siamo stufi del lockdown e che le cose andrebbero meglio se arrivassero più vaccini è come dire che è la mamma è brava e che le giornate sono più piacevoli quando fuori splende il sole. Una leggerezza lunare e sinistra, perché mette tra parentesi la drammaticità del momento che ci vede sulla soglia della probabile terza ondata pandemica, con il mondo intero in fila in attesa di nuove forniture di vaccini e una media delle morti giornaliere, già nell’ordine delle centinaia, che balza in avanti a decine ogni santo giorno.
Ammesso che il Sindaco non sia impazzito la sua è una strizzata d’occhio a quelli che con le restrizioni vorrebbero darci un taglio e si salvi chi può.
Palesemente fuori dalla realtà anche l’affermazione secondo la quale le poche ordinanze partorite in un anno di pandemia – da ultime il divieto di fumare in strada e la chiusura delle piazze dei clochard e dei giovani – sarebbero sufficienti a limitare i contagi in città: se, come dice Sboarina, tutti rispettassero il distanziamento fisico ed evitassero gli assembramenti non ci sarebbe bisogno di alcun lockdown. Così come se tutti rispettassero le leggi non ci sarebbero bisogno di polizia e istituti penitenziari.
Palesemente fuori dalla realtà anche l’affermazione secondo la quale le poche ordinanze partorite in un anno di pandemia – da ultime il divieto di fumare in strada e la chiusura delle piazze dei clochard e dei giovani – sarebbero sufficienti a limitare i contagi in città: se, come dice Sboarina, tutti rispettassero il distanziamento fisico ed evitassero gli assembramenti non ci sarebbe bisogno di alcun lockdown. Così come se tutti rispettassero le leggi non ci sarebbero bisogno di polizia e istituti penitenziari.
Tutto ciò è deludente: in un momento difficile come questo vorremmo un Sindaco che, come tutore della salute dei veronesi, guardasse con ancora più responsabilità ai suoi cittadini mantenendo la barra dritta su responsabilità personali e collettive al fine di limitare la diffusione del contagio, i ricoveri, i morti e con essi anche l’incertezza economica di chi è fermo da mesi.
I consiglieri comunali Pd Verona
I consiglieri comunali Pd Verona
Federico Benini e Stefano Vallani
