Non autosufficienza – Bigon (PD): “Giovedì audizioni con le associazioni dei familiari, la Regione finanzi adeguatamente il Fondo e aiuti i Comuni a restituire quanto indebitamente riscosso”

Pubblicato da il 10 Marzo 2021

“La Regione deve rifinanziare in modo adeguato il Fondo per la non autosufficienza e aiutare economicamente i Comuni che altrimenti rischiano di andare in bancarotta a restituire quanto riscosso indebitamente. Giovedì in Quinta commissione abbiamo le ultime audizioni delle associazioni dei familiari dei disabili, la cui richiesta è chiara: la legge sulla non autosufficienza va modificata”. A dichiararlo è la vicepresidente della commissione Sanità Anna Maria Bigon, alla vigilia della seduta di giovedì con all’ordine del giorno anche il Pdl 29 ‘Norma regionale di interpretazione autentica dell’articolo 6, comma 4 della legge regionale n. 30 del 2009 Disposizioni per la istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza e per la sua disciplina’. “Per quanto riguarda le rette delle strutture, le sentenze del Consiglio di Stato avranno inevitabilmente ripercussioni sulle casse dei Comuni: famiglie e amministratori di sostegno potranno chiedere indietro quanto indebitamente versato tra il 2016 e il 2020, visto che è stato stabilito che né gli assegni di invalidità né le accompagnatorie possono concorrere ai fini del calcolo della quota di compartecipazione chiesta alle famiglie. Per le amministrazioni locali adesso si pone un serio problema di sostenibilità: qui la Regione deve intervenire con risorse proprie assumendosi la responsabilità di quanto non fatto fin qui. Il Consiglio di Stato ha infatti ribadito come non ci possano essere disparità di trattamento tra singoli Comuni: il regolamento per la compartecipazione della spesa che avrebbe dovuto uniformare il tutto a livello veneto è previsto dalla legge regionale sul fondo per la non autosufficienza del 2009, ma dopo 12 anni è ancora lettera morta”.