Rendiconto spese Serit, Mariotti scrive al Comune: “Non vi devo dire nulla”

Pubblicato da il 20 Dicembre 2020

Quanto è costata l’ospitata del filosofo sovranista Diego Fusaro?

Sempre più arroccato nel fortino di Serit, gentilmente donato dal

Sindaco Sboarina nel 2018 pagando peraltro una sorta di buona uscita

di 55 mila euro al predecessore Rambo Bissoli, Mariotti si comporta

come una specie di signorotto medievale completamente

autoreferenziale.


Non a caso per Serit risultano “non verificabili” quattro dei cinque

obiettivi del piano comunale per il contenimento delle spese nelle

aziende partecipate discusso ieri sera in consiglio comunale. Serit

non rilascia al Comune dati precisi sulle spese per organi

amministrativi, le sponsorizzazioni, le consulenze e i costi per

polizze assicurative. Il quinto obiettivo del Piano, riguardante

risparmi sulle spese per il personale, risulta non raggiunto da

Serit.


Il motivo di tale silenzio è stato esplicitato dallo stesso Mariotti

in una lettera di pochi giorni fa alla Segreteria Generale del

Comune: “In riferimento alla richiesta di accesso agli atti di cui

all’oggetto, confermiamo quanto già comunicato, ovvero che SER.I.T.

non è soggetta a tale obbligo principalmente in quanto non è gestore

di pubblico servizio, bensì affidataria di appalti da parte del

titolare del servizio, affidamenti ottenuti in libero mercato a

seguito di una gara d’appalto
”.
 

Pare che Mariotti si ritenga esente da qualsiasi tipo di controllo.

Ecco un altro che gioca a fare l’imprenditore con i soldi dei

cittadini. A Mariotti era stato chiesto, da parte del sottoscritto,

di dettagliare i costi sostenuti in occasione della partecipazione

di Serit alla Settimana europea per la riduzione dei rifiuti.

Iniziativa lodevole, ma svuotata dalla ospitata del filosofo

sovranista Diego Fusaro che tutto è tranne che esperto di rifiuti

(come del resto Mariotti). Quanto è costata questa ospitata

sovranista? C’è qualcosa da nascondere? Ricordiamo a Mariotti che

Serit è diretta emanazione di Amia e il suo bilancio viene approvato

dal consiglio comunale, quindi non c’è alcuna ragione che gli

impedisca di riferire all’ente proprietario.


Federico Benini, capogruppo comunale Pd Verona