Rendiconto spese Serit, Mariotti scrive al Comune: “Non vi devo dire nulla”
Quanto è costata l’ospitata del filosofo sovranista Diego Fusaro?
Sempre più arroccato nel fortino di Serit, gentilmente donato dal
Sindaco Sboarina nel 2018 pagando peraltro una sorta di buona uscita
di 55 mila euro al predecessore Rambo Bissoli, Mariotti si comporta
come una specie di signorotto medievale completamente
autoreferenziale.
Non a caso per Serit risultano “non verificabili” quattro dei cinque
obiettivi del piano comunale per il contenimento delle spese nelle
aziende partecipate discusso ieri sera in consiglio comunale. Serit
non rilascia al Comune dati precisi sulle spese per organi
amministrativi, le sponsorizzazioni, le consulenze e i costi per
polizze assicurative. Il quinto obiettivo del Piano, riguardante
risparmi sulle spese per il personale, risulta non raggiunto da
Serit.
Il motivo di tale silenzio è stato esplicitato dallo stesso Mariotti
in una lettera di pochi giorni fa alla Segreteria Generale del
Comune: “In riferimento alla richiesta di accesso agli atti di cui
all’oggetto, confermiamo quanto già comunicato, ovvero che SER.I.T.
non è soggetta a tale obbligo principalmente in quanto non è gestore
di pubblico servizio, bensì affidataria di appalti da parte del
titolare del servizio, affidamenti ottenuti in libero mercato a
seguito di una gara d’appalto”.
Pare che Mariotti si ritenga esente da qualsiasi tipo di controllo.
Ecco un altro che gioca a fare l’imprenditore con i soldi dei
cittadini. A Mariotti era stato chiesto, da parte del sottoscritto,
di dettagliare i costi sostenuti in occasione della partecipazione
di Serit alla Settimana europea per la riduzione dei rifiuti.
Iniziativa lodevole, ma svuotata dalla ospitata del filosofo
sovranista Diego Fusaro che tutto è tranne che esperto di rifiuti
(come del resto Mariotti). Quanto è costata questa ospitata
sovranista? C’è qualcosa da nascondere? Ricordiamo a Mariotti che
Serit è diretta emanazione di Amia e il suo bilancio viene approvato
dal consiglio comunale, quindi non c’è alcuna ragione che gli
impedisca di riferire all’ente proprietario.
Federico Benini, capogruppo comunale Pd Verona
Sindaco Sboarina nel 2018 pagando peraltro una sorta di buona uscita
di 55 mila euro al predecessore Rambo Bissoli, Mariotti si comporta
come una specie di signorotto medievale completamente
autoreferenziale.
Non a caso per Serit risultano “non verificabili” quattro dei cinque
obiettivi del piano comunale per il contenimento delle spese nelle
aziende partecipate discusso ieri sera in consiglio comunale. Serit
non rilascia al Comune dati precisi sulle spese per organi
amministrativi, le sponsorizzazioni, le consulenze e i costi per
polizze assicurative. Il quinto obiettivo del Piano, riguardante
risparmi sulle spese per il personale, risulta non raggiunto da
Serit.
Il motivo di tale silenzio è stato esplicitato dallo stesso Mariotti
in una lettera di pochi giorni fa alla Segreteria Generale del
Comune: “In riferimento alla richiesta di accesso agli atti di cui
all’oggetto, confermiamo quanto già comunicato, ovvero che SER.I.T.
non è soggetta a tale obbligo principalmente in quanto non è gestore
di pubblico servizio, bensì affidataria di appalti da parte del
titolare del servizio, affidamenti ottenuti in libero mercato a
seguito di una gara d’appalto”.
Pare che Mariotti si ritenga esente da qualsiasi tipo di controllo.
Ecco un altro che gioca a fare l’imprenditore con i soldi dei
cittadini. A Mariotti era stato chiesto, da parte del sottoscritto,
di dettagliare i costi sostenuti in occasione della partecipazione
di Serit alla Settimana europea per la riduzione dei rifiuti.
Iniziativa lodevole, ma svuotata dalla ospitata del filosofo
sovranista Diego Fusaro che tutto è tranne che esperto di rifiuti
(come del resto Mariotti). Quanto è costata questa ospitata
sovranista? C’è qualcosa da nascondere? Ricordiamo a Mariotti che
Serit è diretta emanazione di Amia e il suo bilancio viene approvato
dal consiglio comunale, quindi non c’è alcuna ragione che gli
impedisca di riferire all’ente proprietario.
Federico Benini, capogruppo comunale Pd Verona
