Ferrovie Bologna-Verona-Brennero alla Regione Veneto
Il Governo ha inserito nella Legge di Bilancio 2021 il conferimento alla Regione Veneto delle funzioni relative ai servizi ferroviari interregionali indivisi sulla tratta da Bologna al Brennero, passando per Verona. Così Vincenzo D’Arienzo, capogruppo PD in Commissione Trasporti del Senato.
Ciò significa, prosegue D’Arienzo, che le funzioni e i compiti di programmazione e di amministrazione dei servizi interregionali ferroviari per quella tratta ferroviaria saranno gestiti dalla regione.
Una scelta di valorizzazione del ruolo della Regione e, quindi, delle potenzialità che il Veneto può esprimere nella gestione diretta del servizio, considerata la conoscenza del territorio
Quel servizio ferroviario, che non rientra nel servizio di collegamento nazionale, è attualmente gestito da Trenitalia.
L’inserimento nella Legge di Bilancio 2021 è stato voluto dal Partito Democratico. Infatti, nell’ambito del Decreto “Agosto” era stato accolto il mio Ordine del Giorno di conferire la gestione di quei servizi ferroviari interregionali alla Regione Veneto.
Accolta la proposta, occorreva coprire con legge questa devoluzione di competenze. Da qui la previsione della Legge di Bilancio.
D’Arienzo: la proposta nasce dalla profonda convinzione che debbano essere le Regioni a gestire questi servizi secondo le esigenze del territorio cui sono strettamente connessi, posto la loro naturale complementarietà ai collegamenti regionali e comunque a quelli utilizzati dall’utenza pendolare.
In ossequio al principio costituzionale della sussidiarietà, spesso negato dalla pretesa di un’autonomia vuota e propagandistica, l’affidamento al Veneto comporterà la devoluzione delle risorse che oggi gestisce Trenitalia per garantire il servizio Bologna/Brennero che ammontano a circa 95 milioni di euro fino al 2025.
In questo modo, con una programmazione adeguata alle esigenze della mobilità presente sul territorio sarà possibile soddisfare tutte le esigenze che le aree interessate esprimono.
A ciò si unisce la centralità della stazione di Verona presso la quale il Centro di Coordinamento e Controllo governerà il traffico sulla linea in stretto raccordo con il territorio.
Il prossimo passo sarà quello di avviare un tavolo per redigere un apposito Accordo di Programma fra gli Enti interessati in modo da individuare direttamente sia i servizi di interesse sia la modalità di affidamento. Lavoreremo per accelerare il più possibile questo passaggio, chiosa il senatore PD.
La speranza è che la Regione Veneto gestisca questo importante servizio con attenzione e maturità. Infatti, la gestione disastrosa della linea Verona-Legnago-Rovigo non deponeva a favore della scelta – e qualcuno l’ha anche fatto notare – ma siamo fiduciosi che le cose possano migliorare, altrimenti tutto ritornerà a Roma.
Il Partito Democratico non ha avuto bisogno dell’autonomia per proporre una cosa da devolvere, segno che spesso le cose che si dicono sono solo slogan.
