Il Sindaco sblocchi i cantieri del filobus e apra la casa di Giulietta: così Verona riparte

Pubblicato da il 4 Giugno 2020

Affermando che lo stallo del filobus sarebbe dovuto ai due mesi di emergenza Covid il Sindaco Sboarina mette a dure prova la pazienza dei veronesi che dal primo all’ultimo sanno perfettamente che questo progetto nasce nel 2007, 13 anni fa, quando lui e buona parte dei suoi attuali assessori erano in giunta o in maggioranza con Tosi. La verità è che 15 anni non sono bastati a Sboarina e soci per dare alla città di Verona un mezzo di trasporto rapido di massa.
I due mesi di stop forzato a causa dell’emergenza sanitaria avrebbero potuto essere impiegati produttivamente per predisporre la ripartenza dei cantieri. Mentre, sul fronte del turismo, la giunta avrebbe potuto lavorare per far trovare aperta ai primi turisti la casa di Giulietta. Sboarina ha invece preferito passare i mesi di quarantena ad attaccare il governo seduto sulla sua poltrona, definendo “briciole” gli aiuti alla popolazione e ai Comuni. Lo stesso governo che ha sbloccato i milioni per Veronetta, assicurato i bonus alimentari nella fase più acuta dell’emergenza, pagato la sanificazione dell’Arena, sbloccato l’avanzo di bilancio, rilasciato soldi ai Comuni a al quale ora il SIndaco si appella nel disperato tentativo di salvare il filobus che lui non ha saputo gestire. Siamo seri: faccia ripartire i cantieri e riapra la casa di Giulietta.

Anna Maria Bigon, consigliera regionale Pd