Rifiuti: la Bassa non paghi le inefficienze di Verona
E’ saltato il numero legale, all’assemblea del Consiglio di Bacino Sud di venerdì 4 ottobre, sulla delibera che portava in approvazione un protocollo di intesa con i consigli di bacino città e nord, per concordare gli obbiettivi comuni volti a garantire una gestione ottimale dei rifiuti urbani prodotti nei Comuni della Provincia di Verona.
Numerosi sindaci hanno infatti espresso perplessità sia sul merito che sulle modalità della proposta, mai condivisa con il territorio.
Il bacino rifiuti sud, con le quattro aziende che gestiscono il servizio di raccolta rifiuti, ha percentuali molto elevate di raccolta differenziata (circa 75% contro il 50% della città) e tariffe più basse rispetto al resto della provincia.
Il protocollo di intesa può avere un senso se l’obiettivo è quello di migliorare ed efficientare la gestione dei rifiuti, anche alla luce delle criticità impiantistiche della Provincia e della Regione. Purtroppo lo spirito della bozza di accordo sembra essere quello di giungere ad un unico bacino provinciale, magari con un solo gestore del servizio integrato dei rifiuti: una prospettiva, allo stato, dannosa.
In mancanza di una strategia da parte della Regione, che non ha mai avuto la forza di trovare soluzioni impiantistiche in grado di consentire la gestione regionale di tutto il ciclo dei rifiuti, il risultato che si rischia di ottenere è quello di scaricare sulla discarica di Legnago e sulle tasche dei cittadini della bassa i rifiuti e le inefficienze del resto della provincia.
Alessio Albertini
Capogruppo Pd in Consiglio provinciale