Morti sul lavoro: la Regione intervenga con nuovo personale Spisal e migliori regole sugli appalti

Pubblicato da il 18 Settembre 2019 0 Commenti
I primi sette mesi dell’anno hanno conosciuto una nuova recrudescenza degli infortuni mortali sul lavoro, con 599 decessi tra gennaio e luglio, 22 in più rispetto allo stesso periodo del 2018 (dati Inail). Al di là delle inevitabili oscillazioni territoriali, che di trimestre in trimestre possono far gridare al pessimismo o all’ottimismo, il fenomeno di quelle che impropriamente vengono chiamate “morti bianche” resta di portata gravissima con costi sociali e sanitari a carico della collettività giganteschi. Parliamo infatti di una media di 3 morti sul lavoro al giorno.

La causa principale di queste stragi è ancora una volta da ricercare nel mancato rispetto delle norme di sicurezza, che a sua volta discende dalla carenza di formazione ai lavoratori, specie nelle aziende più piccole, e dalla cronica carenza di controlli. Basti dire che in Italia ci sono 4 milioni e mezzo di imprese a fronte di soli 2.000 tecnici di prevenzione delle Asl. La possibilità di ricevere in azienda una ispezione ordinaria si riduce ad una ogni 20 anni, ragion per cui, specie in periodo di crisi economica, le aziende tendono ad allentare l’attenzione e le ispezioni avvengono soltanto ad incidente accaduto.

La politica è chiamata a rimediare a questa drammatica situazione che, oltre ad essere indegna per un Paese civile, drena risorse preziose a causa degli altissimi costi, sanitari e sociali degli infortuni sul lavoro. In Regione Veneto mi farò dunque parte attività affinché venga integrato il personale Spisal in modo da consentire lo svolgimento di regolari controlli nelle aziende a tutela dei lavoratori. Allo stesso tempo chiederò di fornire alle aziende gli strumenti necessari per fare prevenzione, intervenendo ad esempio sulle regole degli appalti pubblici a cui spesso le imprese si trovano a partecipare offrendo ribassi altissimi, spesso economicamente e socialmente insostenibili.

Anna Maria Bigon, Consigliera regionale Pd