Sociale – Bigon (PD) “Istituto assistenza anziani di Verona, la Regione intervenga per tutelare pazienti e lavoratori”

Pubblicato da il 25 Luglio 2019 0 Commenti

“Siamo preoccupati per la situazione dell’Istituto assistenza anziani di Verona: i circa 500 lavoratori lamentano da tempo condizioni insostenibili a causa del mancato turnover, tanto da aver indetto ben tre scioperi negli ultimi due mesi. La tensione nei rapporti tra la direzione e i dipendenti ha subito un’escalation con conseguenze che rischiano di ripercuotersi anche sui pazienti. La Regione intervenga per quelle che sono le proprie competenze, in modo da tutelare lavoratori e persone ricoverate”.

Lo chiedono i consiglieri regionali del Partito Democratico Anna Maria Bigon, Orietta Salemi, Bruno Pigozzo e Claudio Sinigaglia, che informano “abbiamo presentato una Interrogazione a risposta immediata sulla questione”.

“I sindacati –  spiega in particolare la consigliera regionale Anna Maria Bigon – hanno denunciato il comportamento dell’Istituto, che ha predisposto unilateralmente il Protocollo dei servizi minimi essenziali in caso di sciopero, da cui però sono stati esclusi la fornitura dei pasti presso le abitazioni degli anziani (circa 300) e l’assistenza domiciliare sul territorio, in convenzione con l’Ulss 9 Scaligera, creando disagi facilmente immaginabili”.

“Ma è proprio sullo stato di agitazione che si è registrato lo scontro più aspro – ricorda la consigliera Bigon – La direzione infatti ha prima annunciato l’avvio di un procedimento disciplinare nei confronti di chi aveva aderito allo sciopero, poi, lo scorso 17 luglio, le stesse persone, una trentina, hanno addirittura ricevuto la notifica dell’apertura di indagini da parte della Procura della Repubblica per ‘Rifiuto o omissioni di atti d’ufficio’”.

“Con questo clima, diventa difficile lavorare serenamente – conclude Anna Maria Bigon – con il rischio di possibili ricadute anche sugli assistiti, persone fragili che avrebbero invece bisogno della massima attenzione. Crediamo che quindi sia doveroso un intervento della Regione per approfondire la situazione, in modo da salvaguardare occupazione e salute dei pazienti”.