Carenza medici- Salemi (PD): “Si paga incapacità di programmazione e anni di testa sotto al sabbia”

Pubblicato da il 27 Marzo 2019 0 Commenti
“Richiamare i medici in pensione è la mossa della disperazione e la conferma da parte della Regione che la carenza di personale è una crisi vera ed endemica. Per troppo tempo si è fatto finta di nulla, si è detto che tutto andava bene ma evidentemente non c’è stata una capacità di programmazione da parte di Stato e Regione”. Così la vicecapogruppo del PD in Consiglio regionale Orietta Salemi commenta la decisione della Regione Veneto di richiamare in servizio i medici in pensione per coprire la grave carenza di personale che si registra nella sanità veneta.
“Il ricorso ai medici in quiescenza è previsto grazie a un emendamento al nuovo Piano Socio Sanitario – sottolinea Salemi -. Una vera e propria misura tampone per arginare l’emergenza che si può attivare solo nel caso siano state escluse tutta una serie di altre modalità di reperimento del personale. L’auspicio è che davvero tutte le strade indicate dall’emendamento siano state tentate e che il decreto del presidente Zaia non sia solo una scorciatoia. Altrimenti sarebbe ancora più grave lo stato di dissociazione di una Lega che disfa in Veneto quello che tesse a Roma: è la Lega della quota 100 o del rientro dei pensionati al lavoro?”