Presentata la nuova squadra che nel Pd affiancherà il segretario provinciale
È pronta la nuova squadra del Pd, che avrà l’arduo compito di risollevare le sorti del partito sul territorio provinciale.L’annuncio è stato dato ieri, nella sede di via Valverde, dal neo segretario provinciale Maurizio Facincani. «A soli dieci giorni dalla fine dei congressi dei 66 circoli territoriali, il Pd veronese ha completato la squadra incaricata di guidare il partito a livello locale», spiega Facincani, «e ora siamo pronti ad affrontare le prime sfide dei prossimi mesi, a cominciare dalle elezioni amministrative ed europee».A fianco del nuovo segretario provinciale Maurizio Facincani, ci saranno il vicesegretario Giacomo Tomezzoli, già consigliere comunale di Peschiera del Garda, e il segretario organizzativo Giuseppe Mazza, ex consigliere provinciale e attuale segretario del Secondo Circolo Pd, che avrà il compito di predisporre le primarie Pd del 3 marzo. Il tesoriere sarà Marco Taietta, ex assessore del Comune di San Giovanni Lupatoto, mentre il ruolo di responsabile degli enti locali andrà a Fabio Segattini, per tre volte consigliere comunale di Verona, che dovrà occuparsi dei 49 Comuni scaligeri che andranno al voto il prossimo 26 maggio, tra cui Negrar, Sommacampagna, San Bonifacio, Legnago e Pescantina. Infine, completano la segreteria provinciale Luisa Caregaro, Gianfranco Falduto, Alfredo Forlin, Stefano Montresor, Davide Padovani, Federico Righetti e Vera Scola.Presidente dell’assemblea provinciale è Isabella Roveroni, di professione docente, già assessore alla cultura del Comune di Villafranca, dove attualmente è consigliere comunale. È stata eletta anche la Direzione provinciale, di cui fanno parte 37 persone espressione delle realtà territoriali.«Le nostre priorità saranno rivolte alle politiche per il lavoro, alle politiche di sostegno per chi non ce la fa, al contrasto delle idee razziste e xenofobe che stanno imbarbarendo la convivenza civile», fa sapere Facincani, che si esprime anche su questioni di carattere nazionale. «La lista unica proposta dall’ex ministro Carlo Calenda per le elezioni europee? L’idea di allargare il campo fa parte del mio modo di pensare, come ha dimostrato anche la mia candidatura unitaria, dunque condivido questa proposta», conclude il segretario provinciale, che preferisce invece non esporsi sulla corsa alla segreteria nazionale. «Non voglio esprimere una preferenza tra i candidati: tutte le posizioni sono legittime. Il mio impegno sarà quello di portare il maggior numero di persone possibili il 3 marzo a votare».