C’è lo spazio per un partito dei cattolici?

Pubblicato da il 28 Gennaio 2019 0 Commenti

Ho rilevato un certo fermento nel mondo cattolico in cui si stanno confrontando due linee di pensiero.

In pratica, considerato che diverse aspettative non vengono soddisfatte, anzi, che preoccupano il sovranismo populista di Salvini e la politica del no dei grillini, in quel mondo osservante della dottrina sociale della Chiesa ci si chiede se è il caso di creare un luogo culturale e pre-politico o addirittura un momento di aggregazione con una più marcata impostazione da partito.

In alcuni luoghi, intellettuali ed ecclesiali, parlano di questo e c’è un certo fermento e una certa ansia pre-elettorale, considerate le Europee a maggio.

Nei fatti, si pensa ad un nuovo protagonismo, peraltro più volte evocato anche da Papa Francesco, in modo da fronteggiare la contemporaneità ed i fatti che hanno a che vedere con i valori cristiani, quali le migrazioni, le nuove povertà, le sfide ambientali – non dimentichiamo che Papa Bergoglio ha dedicato un’Enciclica – ed il nuovo welfare a sostegno dei più deboli.

Penso che questa voglia di politica del mondo cattolico sia un buon segnale e penso, altresì, che sia bene rapportarla con la realtà.

E’ più che evidente la difficoltà della Chiesa di fronte alla secolarizzazione ed ai comportamenti umani delle persone, comprese quelle più osservanti nel credo cristiano.

Vi è una notevole differenza tra la “verità” e la realtà, e la notiamo quotidianamente.

Detto questo, possono esserci degli spazi per iniziative politiche, ma gli obiettivi devono rapportarsi con la realtà dei tempi in cui prevale una razionalità individualista esattamente alternativa alla solidarietà collettiva del pensiero cristiano.

Ciò mi induce a ritenere che pensarci dieci volte prima di agire, non sarebbe sbagliato.

Sen. Vincenzo D’Arienzo